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Il Resto del Carlino – Bologna, da Zirkzee a Fabbian passando per Calafiori, la rosa è forte, ed “europea”

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Damiano Fiorentini

Inutile nascondersi, ormai per il Bologna l’Europa si è trasformata da sogno a ipotesi concreta. I numeri dei rossoblù dimostrano quanto la squadra si stia meritando di stare nella posizione di classifica attuale: oltre al quarto posto in classifica sono da menzionare dati come l’essere la terza miglior difesa del campionato e il settimo miglior attacco, a sole due reti dal quinto. Un altro “numero” che rappresenta nel miglior modo la straordinaria annata del Bologna è l’età media della rosa, che si attesta sui 24,9 anni. Per far capire l’importanza di questo dato basta aggiungere che le uniche due rose attualmente più giovani in Serie A, Frosinone e Lecce, stanno lottando per non retrocedere, la squadra di Thiago Motta è quindi la più giovane di tutte quelle che si stanno giocando qualcosa di importante.

La carica dei millennials

Il merito di una costruzione di rosa così buona, sia come qualità che prospettiva, va dato alla società, grazie a cui troviamo addirittura 11 giocatori nati dopo il 2000 tra le fila dei rossoblù, la maggior parte dei quali sono già giocatori molto interessanti. Il profilo che meglio rappresenta la situazione è sicuramente Joshua Zirkzee, classe 2001, leader tecnico della squadra e capocannoniere tra i suoi con 11 reti stagionali, numeri che lo hanno reso molto chiacchierato in ottica mercato. Molte sarebbero infatti le big italiane ed europee disposte a fare carte false pur di prenderselo, senza dimenticare la possibilità di recompra da parte del Bayern Monaco, a 40 milioni. Un anno più grande di lui è Ndoye, giocatore importante soprattutto a gara in corso. Scendendo un gradino di età troviamo il centrocampista El Azzouzi, classe 2001 appunto, acquistato per 2,5 milioni dal Saint Gilloise e in gol quest’anno contro la Lazio all’Olimpico. Per quanto riguarda l’annata 2002 troviamo Kristiansen e Calafiori, altri giocatori su cui Motta ha già fatto molto affidamento quest’anno. Il laterale mancino è in prestito con diritto di riscatto a 14 milioni, mentre Riccardo è stato acquistato dal Basilea per 4,5 milioni. Classe 2003 è invece Fabbian, arrivato dall’Inter, che ha il diritto di recompra sul ragazzo esercitabile nell’estate 2025, a 12 milioni. Il centrocampista ha già realizzato addirittura 5 gol e 2 assist alla sua prima stagione in serie A, numeri veramente importanti. Per l’annata 2004 troviamo invece il talento Urbanski, titolare 6 volte nelle ultime 12 partite, il prodotto del vivaio Corazza e l’ultimo arrivato Castro, arrivato dal Velez per 12 milioni con grandi aspettative. Oltre ai citati, il Bologna ha in rosa altri 2 giovanissimi ragazzi che puntano a mettersi in mostra al più presto: il centrale difensivo Ilic, 2003 e il terzo portiere Bagnoli, 2004.

Un Bologna europeo

La tendenza appena descritta, di avere giocatori molto giovani ma pronti fin da subito, allinea il Bologna a tante big europee che già da anni ragionano in termini futuristici buttando nella mischia fin da subito ragazzi molto giovani: PSG e Feyenord hanno un’età media di 24 anni, Barcellona, Arsenal, Lipsia, Manchester City, Real Sociedad, Liverpool, Brighton, Tottenham e Newcastle si aggirano intorno ai 25, Milan e Borussia Dortmund 26 e poi c’è addirittura il Chelsea che ha un’età media di 23 anni. Il Bologna ad oggi non ha di che preoccuparsi per il futuro, l’impressione è che, a prescindere da quello che sarà il risultato finale di questa stagione, il futuro possa essere assolutamente roseo. 

Fonte: Il Resto del Carlino 

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