Bologna FC
Il Resto del Carlino – Bologna, è l’ora dei rinnovi: chi sì e chi no?
Mancano solamente nove giornate alla fine del Campionato di Serie A ed è giunto il tempo di pensare, visto che la classifica lo consente, già alla prossima stagione. Questo non vuol dire però archiviare la stagione corrente in anticipo, come anche ribadito da Walter Sabatini; il Bologna deve chiudere al meglio il campionato, senza distrazioni o cali di tensione se no la società non potrà “fidarsi” dei suoi giocatori in vista del prossimo.
Ecco che a Casteldebole, quindi, si inizia a pianificare l’estate, come scrive Massimo Vitali, che vede al primo posto il dilemma su cosa fare con i veterani della squadra: Da Costa, Danilo, Medel, Poli e Palacio; prima di tracciare poi le mosse di mercato utili a migliorare una rosa che possiede già una base importante, fatta di giovani molto interessanti con ancora ampi margini di miglioramento.
Angelo Da Costa – Il trentasettenne brasiliano è al bivio tra fare un ultimo anno da calciatore professionista giocando, magari in Serie B, oppure restare un altro anno come chioccia per i compagni; dopotutto chi meglio di lui che si trova sotto le due torri dall’ultima promozione per trasmettere i valori sportivi della città. Come scrive Marcello Giordano, il contratto sarebbe già pronto e la società vorrebbe convincere il giocatore a rimanere anche la prossima stagione vista l’importanza della sua figura all’interno dello spogliatoio, ma la risposta del portiere, come confermato dal proprio procuratore, non è scontata visto che con Mihajlovic è sceso al terzo gradino delle gerarchie, superato da Ravaglia.
Danilo – Il trentaseienne, connazionale di Da Costa, ma ormai adottato italiano per la sua lunga militanza in Serie A, si trova nella stessa condizione di un anno fa. Questa volta, però, il Bologna sembra fare sul serio nel chiedergli di fare la riserva, insegnando l’esperienza ai più giovani. Nonostante ciò il difensore doveva ricoprire questo ruolo anche durante la stagione in corso, ma per ragion di cose alla fine si è ritrovato seduto in panchina solamente nella sconfitta di Benevento, dove è subentrato a Medel dopo venti minuti di gioco. Anche per lui il Bologna avrebbe già pronto il rinnovo; palla a Danilo che dovrebbe anche abbassarsi lo stipendio rispetto agli attuali ottocentomila euro che percepisce.
Gary Medel – Il trentatreenne, cileno di Pudahuel, è il terzo ingaggio più alto dell’intera rosa con i suoi 1,5 milioni a stagione. Il contratto del jolly rossoblù non è in scadenza in estate, ma scadrebbe nel 2022. Visto l’interessamento del Boca, in Argentina, e dell’Universidad Catolica, in patria, la società, arrivasse un’offerta, non sarebbe contraria alla partenza del giocatore, che visti i numerosi infortuni non sembra più così fondamentale come al suo arrivo e inoltre alleggerirebbe, e non di poco, il monte ingaggi complessivo della rosa.
Andrea Poli – Per il capitano del Bologna non pesa l’età; sono solamente 31 le candeline spente dal centrocampista ma nonostante questo, il giocatore, negli ultimi tempi, è stato spesso tormentato dagli infortuni. A causa di ciò, in questa stagione è sceso in campo poco e niente, considerato il calibro del giocatore che vanta ben 296 partite in Serie A. Per il numero sedici vale lo stesso discorso di Medel: scadenza nel 2022 ma, arrivasse un’offerta o si concordasse una separazione, le strade di Poli e del Bologna si separerebbero dopo quattro anni, tre trascorsi con la fascia di capitano al braccio.
Rodrigo Palacio – Il trentanovenne di Bahia Blanca non ha ancora fatto sapere se la stagione in corso sia l’ultima della sua carriera, ma nessuno lo crede. In questo campionato l’argentino è sempre sceso in campo, venti volte da titolare, otto subentrando dalla panchina nel periodo in cui Mihajlovic ha provato a lanciare Barrow come prima punta; spesso e volentieri però a livello di qualità del gioco in quelle partite si avvertiva l’assenza dell’argentino. Il Bologna, alle condizioni di Danilo, sembra intenzionato a rinnovargli di un altro anno il contratto, dove festeggerà i quarant’anni in un Campionato che conta a livello internazionale. In caso contrario le alternative sono altre due: chiudere la carriera in patria o appendere definitivamente gli scarpini al chiodo. A giugno la decisione.
Fonte: il Resto del Carlino, articoli di Massimo Vitali e Marcello Giordano
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