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Il Resto del Carlino – Bologna e Motta, presto l’incontro decisivo. Ma c’è grande attenzione alla situazione panchine in Serie A

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Tutto pronto o quasi per l’incontro a tre con Thiago Motta, la dirigenza e Saputo. Il presidente dovrebbe arrivare venerdì in città e sarà così il momento del confronto. Un discussione che il tecnico pare impaziente di avere con la società perché ha l’intenzione di rimanere a Bologna. Motta vuole condividere ambizioni ed obiettivi per capire se, dall’altra parte, dalla parte della società ci sia l’intenzione di crescere ulteriormente. Dall’altra parte però il Bologna, nonostante la voglia di Motta, tiene monitorata la situazione panchine in Serie A e i movimenti attorno al suo tecnico consapevole del valore dell’Italo brasiliano.

BASI. Motta è convinto di aver gettato le basi per un futuro roseo a medio-lungo termine. Il tecnico vorrebbe confermare gli elementi principali della rosa che lo hanno portato fino a qui: Posch, Lucumì, Schouten, Dominguez, Ferguson e Orsolini. I sei uomini, guarda caso, che hanno più mercato. Non solo, perché le situazioni Dominguez e Orsolini non si sono ancora risolte e potrebbero essere gli indiziati numero uno alla partenza. Motta però sa di avere al suo fianco Giovanni Sartori ed è consapevole che il responsabile dell’area tecnica e il DS stanno lavorando da mesi per evitare sorprese in caso di cessioni obbligate. Ecco perché è necessario l’incontro, il Bologna-area tecnica deve capire i margini di manovra e le ambizioni del Bologna-proprietà. Motta resta convinto di poter crescere a Bologna e ha dato rassicurazioni di voler rimanere e rispettare almeno il contratto in essere.

EFFETTO DOMINO. In società comunque non dormono ancora tranquilli. Sanno, infatti, di avere sotto contratto uno degli allenatori più promettenti del panorama italiano e non solo. Sanno che Motta è appetito anche a livello europeo. E sanno che in Serie A rischia di esserci un grande giro di panchine. Infatti, soprattutto Napoli, Juventus e Roma potrebbero cambiare guida tecnica. Spalletti ha dato ampi segnali di addio, Allegri è sempre più in discussione nonostante l’oneroso contratto e Mourinho a sua volta ha lanciato qualche dichiarazione che lascia pensare ad un ‘ tempo scaduto’ a Roma. Fuori dal giro, almeno al momento blindati da contratti e risultati rimangono Stefano Pioli e Simone Inzaghi, tecnici di Milan e Inter, i quali sembrano avere fiducia reciproca con la società. In particolare, Simone Inzaghi dopo essere stato sulla graticola tutto l’anno dovrebbe aver puntellato la sua panchina con le due finali conquistate, la prima delle quali questa sera contro la Fiorentina.

Il Bologna ha dunque paura di questi cambi di panchina che potrebbero innescare un effetto domino che coinvolgerebbe in prima battuta Atalanta, Fiorentina e Monza, con Gasp, Italiano e Palladino chiacchierati per le panchine delle big. Ma i rossoblù temono che nelle tessere interessate dal domino possa essere coinvolto anche Motta, nonostante la sua voglia di permanenza. Ecco perché incontrarsi quanto prima diventa fondamentale.

 

Fonte: Marcello Giordano, Il Resto del Carlino

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