Il Resto del Carlino – Bologna, è rebus: più tiri, meno gol

Interessante analisi del Resto del Carlino a cura di Doriano Rabotti, che evidenzia il rapporto tra tiri totali e gol segnati in relazione alla scorsa stagione. Perchè se è vero che il Bologna ha un problema con le reti subite (come noto, il clean sheet manca da 39 partite), anche con quelle messe a segno i dati iniziano a essere frustranti.

In realtà, le 8 reti segnate nelle prime cinque di campionato non sono affatto poche: la media è di 1,6 a partita, che se fosse mantenuta fino alla fine significherebbe 61 gol, nove in più di quelli realizzati lo scorso anno. C’è un però, fornito dal dato dell’efficacia della produzione offensiva; in sostanza, i rossoblù creano tanto ma concretizzano poco. Nella scorsa stagione sono stati messi a referto 52 gol (1,36 a partita) su 529 tiri totali (13,9 a partita), con un’efficacia del 9,6%: tradotto, dieci tiri corrispondevano ad un gol. Nella stagione corrente invece, le reti segnate sono state 8 su 103 tiri (20,6 a partita), con un’efficacia del 7,8%; per segnare dunque occorrono tredici tiri, ben tre in più rispetto allo scorso campionato.

Ad aumentare il rimpianto ci sono poi i gol annullati e le traverse. Ottimisticamente potremmo dire che a forza di creare pericoli i gol arriveranno, che è poi quel che va ripetendo Mihajlovic dalla trasferta di Benevento; è vero e sarà certamente così, ma la verità fredda dei numeri afferma che in questo avvio di stagione il Bologna fatica molto di più a battere i portieri avversari. La mira è imprecisa e questo rischia di offuscare la prestazione, così come accaduto contro Benevento, Sassuolo e Lazio. Alla lunga, se i risultati continuassero a non arrivare, tale mancanza di concretezza offensiva potrebbe diventare un problema serio.

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