Seguici su

Bologna FC

il Resto del Carlino – Bologna, il Dall’Ara sarà tuo per quarant’anni

Pubblicato

il


Il Bologna è pronto per portare a Palazzo D’Accursio le carte del restyling del Dall’Ara; infatti, secondo quanto riportato da il Resto del Carlino, manca solo l’annuncio ufficiale dell’accordo finanziario con il Credito sportivo. Poi si inizierà a parlare di fondamentali aspetti economici per l’ottenimento della dichiarazione di pubblica utilità, utile a far partire il percorso giuridico sugli stadi, previsto dalla Legge 147.

Due gli aspetti da approfondire: la concessione del suolo del Dall’Ara e il contributo del Comune all’interno dell’operazione. Come dichiarato dall’ad rossoblu, Claudio Fenucci, il Sindaco si era impegnato per una certa cifra (30 milioni): ora bisogna sperare che non abbia cambiato idea. L’affare potrebbe però complicarsi; da una parte, società e Comune hanno raggiunto un’intesa massima di una durata di 40 anni per la concessione del suolo. Questi dati potrebbero essere confrontati con altre squadre di A: l’Udinese, ad esempio, ha ottenuto una concessione di 99 anni per 5 milioni di euro totali (50mila euro l’anno); a Bologna, invece, si è deciso per una durata più breve, affinché il Comune poi possa riaffittare per 10-20 anni senza altri lavori.

La partita più complicata è quella che si gira intorno a quei 30 milioni; il Comune, nonostante sia in difficoltà nella chiusura del bilancio corrente, ha comunque di rispettare l’originale accordo. Il problema è che questa cifra era pensata su un totale di spesa di 70 milioni: senza la cittadella della moda ai Prati di Caprara e con il progetto rivisto, i costi sono arrivati fino a 100 milioni.

Un aiuto dovrebbe arrivare da Palazzo D’Accursio, e il totale dovrebbe arrivare a circa 42 milioni; resta però complicato immaginare che il Comune possa rispettare il patto dei 30, date le difficoltà attuali. Potrebbe però rientrare in questa quota durante gli anni successivi, dato che il club dovrà riconoscere un canone di superficie annuale.

Nell’incontro tra Comune e Bologna, previsto tra un paio di settimane, si potrebbe ragionare su un eventuale sconto che le istituzioni potrebbero concedere sul canone, cosa che consentirebbe al Comune di mantenere il proprio ruolo di partner nell’operazione e, dall’altra parte, il Bologna potrebbe limitare i danni per un contributo che – dopo questo periodo caotico – difficilmente potrà essere quello preventivato all’inizio.

Continua a leggere le notizie di 1000 Cuori Rossoblu e segui la nostra pagina Facebook

Lascia un commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *