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Il Resto del Carlino – Bologna in cantiere, ma è un altro mondo

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Casteldebole è al centro di una rivoluzione. Joey Saputo in 5 anni di presidenza non ha mai speso così tanto, nemmeno lontanamente, ed oltre a spendere tanto ha deciso di spendere bene cirocndandosi di nuove figure come il guru Sabatini. Cinque volti nuovi: Bani, Denswil, Tomiyasu, Schouten e Skov Olsen. Tre pedine decisive dell’ultimo decimo posto, Orsolini, Soriano e Sansone. Mihajlovic nel ruolo di incubatrice di questi cambiamenti. 

Giovedì si parte, destinazione Castelrotto  dove si svolgerà la prima parte di ritiro della squadra rossoblù, che mai come quest’anno è chiamata a dare una svolta alle proprie ambizioni. I lavori cominceranno presto ed il cantiere resterà aperto per diverse settimane: le fondamenta della squadra sono solide, manca ancora qualche dettaglio architetturale. 

TRE, sono i dubbi più importanti: 1) goleador cercasi. Mihajlovic dovrà capire se riuscirà a trovare i gol fin qui mancati dalla coppia Destro-Santander, se così non fosse ecco che uno dei due sarebbe sacrificato per fare posto ad un nuovo attaccante (Inglese, Gabbiadini o chi per essi); 2) Variabile Pulgar. Il Cileno ha concluso sabato notte la sua avventura in Copa America, uscendo sconfitto con la sua nazionale nella finale per il terzo posto contro l’Argentina di Dybala e Messi, in cui c’è stato tempo anche per un’accenno di rissa che ha visto protagonista anche il centrocampista rossoblù. La clausola rescissoria di Erik fa gola a diverse squadre, dovesse partire è evidente che servirebbe un sostituto all’altezza; 3) Sfoltire la rosa. L’anno scorso Bigon ha fatto un buon lavoro nel piazzare gli esuberi, quest’anno è chiamato a migliorarsi.

La stagione 2019/2020 è appena cominciata ma a Casteldebole molto è già stato fatto e qualcosa rimane da fare. Ma la differenza di approccio ed il cambio di marcia si possono misurare facendo un confronto con la scorsa stagione, in cui a Luglio tutto l’entusiasmo poggiava sulle fragili spalle del “Fire and Desire” di Pippo Inzaghi. Quel mercato fu fatto a costo zero, poggiandosi sulle cessioni di Verdi e Masina, questo viceversa ha portato in dote a Mihajlovic otto giocatori dal valore di 50 milioni, tra questi i cinque volti nuovi con un’età media di 22.6 anni. Pippo ora a Benevento ha la possibilità di redimersi, Sinisa vede a Bologna i prati verdi della parte sinistra della classifica, ma per arrivarci bisognerà sudare.

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