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Il Resto del Carlino – Bologna in prima linea: “Fateci allenare subito”

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Il Bologna, con una crisi attuale che oscilla tra i 30 e i 40 milioni, rischia di dover aggiornare questo dato. I rossoblù cercano risposte e provano a smaltire la rabbia provocata dalle ultime ore. Dopo la fase due annunciata dal Governo italiano il mondo del pallone si trova ancora sospeso e in caso non ci fossero cambiamenti, la mancata ripresa costerebbe tra i 700 e i 750 milioni di danni. 

Nell’assemblea di Lega che andrà in scena oggi, i club proveranno a tracciare nuove linee, sperando nella ripresa e aspettando quelle risposte che ancora non sono state date, chiamando così in ballo anche la Figc. I club, per limitare i danni, stanno trattando con i giocatori per arrivare al taglio degli stipendi: due, in caso di mancata ripresa, con 7-9 milioni di risparmio, che scenderebbero a 4 in caso di stop del torneo (con tagli tra i 14 e i 18 milioni sugli ingaggi). Per procedere e poter concludere gli accordi servono però dei moduli che la Federazione non ha ancora preparato. Inoltre, oltre questo nodo rimane quello dei contratti in scadenza a fine giugno  (per i rossoblù Palacio, Danilo e Da Costa). 

In caso si tornasse in campo, per prorogare i contratti servono disposizioni non ancora annunciate e che talaltro coinvolgono anche le leghe europee, dove c’è già chi ha dichiarato lo stop. Vignato, il fantasista del Chievo Verona, acquistato a gennaio per 3 milioni dal Bologna e lasciato in prestito fino a fine stagione, diventerà un uomo di  Mihajlovic il primo luglio? Potrà essere utilizzato in estate in caso si torni a giocare? Calabresi, in prestito con diritto di riscatto all’Amiens, con lo stop definitivo al campionato annunciato dalla Francia, potrebbe rientrare a Bologna in data 30 giugno. Lo stesso giorno potrebbe rientrare a Bologna anche Godfred Donsah che, in prestito al Cercle Bruges, sta osservando il lockdown in Belgio, altra nazione che ha dichiarato la fine del campionato.

Queste le domande che i rossoblù hanno posto alla Figc senza ancora ricevere una risposta. La mancanza di disposizioni certe dalla politica causa incertezze sullo stesso mondo del pallone. Nella riunione programmata l’8 maggio la Figc cercherà di studiare alcune nuove misure: il tempo stringe, a fine maggio scade il termine per pagare gli stipendi di marzo e non è da escludere che la serie A chieda una proroga di un mese della scadenza, in caso la modulistica e le disposizioni tardassero ancora ad arrivare. 

Intanto, la Lega, e il Bologna in prima linea, chiede perché i calciatori non possano riprendere la preparazione, con rose da 24 atleti e centri sportivi con decine di capi a disposizione, ma idealmente possano riprendere a correre all’aperto da lunedì, magari in parchi ben più affollati. 

Fonte: Il Resto del Carlino, articolo di Marcello Giordano

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