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Il Resto del Carlino – Bologna, parla l’ex Bombardini: “Spezia gara chiave. Bisogna muovere la classifica”

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C’è grande malumore all’interno della tifoseria rossoblù. I deludenti risultati degli ultimi mesi hanno fatto crollare il Bologna. A metà gennaio, i rossoblù, battendo il Cagliari, sarebbero potuti essere a -2 dal 6° posto, mentre oggi si trovano a 28 punti, con appena 7 punti di margine sulla zona salvezza e oltre 10 lunghezze di ritardo dalla zona Europa. Una situazione pericolosa, potenzialmente esplosiva, da disinnescare immediatamente contro lo Spezia. Lo fa presente anche Davide Bombardini, giocatore del Bologna dal 2007 al 2010, nonché tifoso, che ha parlato della situazione del Bologna ai microfoni di Radio 1909.

Una situazione, quella del Bologna, che inevitabilmente inizia ad incutere paura non solo nei tifosi, arrabbiati per un crollo nel rendimento talmente vertiginoso da non trovare troppe spiegazioni. Lunedì, i rossoblù si troveranno di fronte uno Spezia in ottima forma, al di là della recente sconfitta subita contro la Fiorentina dell’ex Italiano. Un’occasione per rialzare la testa, reagire ed evitare ulteriori ansie. Lo sottolinea Bomba, che ci mette il carico: “In un mese è cambiato il mondo. Il calcio brucia tutto in fretta. In un passato non troppo lontano sono state contestate società che hanno fatto peggio pur avendo meno possibilità di quella attuale. Il Bologna sta scivolando nel solito campionato anonimo dopo aver dato la sensazione nel girone di andata di poter fare finalmente qualcosa di più. Invece nulla”.

I rossoblù devono risvegliarsi dal torpore in cui sono caduti e reagire al periodo negativo. L’occasione arriva già con lo Spezia, anche per non vedersi risucchiati improvvisamente in una zona di classifica poco gradita e gradevole: “Ricordo che il Benevento, un anno fa, vincendo con la Juventus a gennaio andò a 28 punti, poi è retrocesso. Il Bologna ha più qualità di quel Benevento e i 27 punti del girone di andata lo testimoniano, ma quando si spegne la luce ritrovare l’interruttore non è sempre semplice perché può subentrare la paura e cala l’autostima”.

Bombardini ha conosciuto da vicino Sinisa, essendo stato suo calciatore durante la militanza tra il 2007 e il 2010, in occasione del “Mihajlovic uno”. L’ex numero 10 felsineo ha dunque parlato anche del momento in cui si trova il tecnico serbo: “Impossibile non si trovi nell’occhio del ciclone, perché il calcio funziona così. Ha provato a cambiare tante cose, ma non sta trovando la chiave. Però, per come lo conosco, è il primo a mettere pressione. I suoi Bologna in questi anni non hanno mai sbagliato le partite chiave e Spezia è una di queste. Il Bologna deve muovere la classifica. Deve provare a vincere o almeno pareggiare”.

Sinisa è stato finora abbastanza saldo sulla panchina rossoblù, ma il futuro non è così chiaro e potrebbe riservare dei cambiamenti. Le stagioni dei rossoblù iniziano a diventare molto simili tra loro, nonostante le mosse di mercato e una riflessioni in merito al futuro sarà necessaria: “Ci potrebbe stare una riflessione simile in casa rossoblù, visti i risultati di questi anni, in cui tecnico, DS e buona parte della squadra sono sempre state le stesse. Ma prima bisogna portare a casa questa stagione e dipenderà dalle ambizioni di una società che fin qui è stata restia alle rivoluzioni”.

 

fonte: Marcello Giordano, Il Resto del Carlino

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