Il Resto del Carlino – Bologna, si aprono le trattative per il taglio degli stipendi

In questo momento, il nodo principale in casa Bologna è quello legato agli stipendi.

Ci sono precedenti nella storia del club rossoblu per quanto riguarda il taglio degli ingaggi.
Sicuramente tutti ricorderanno di come Porcedda, nel 2010, tagliò gli stipendi di 3 mesi, senza alcun preavviso.
O ancora, come dimenticarsi del Bologna del 1993, quando Franco Janich vestiva i panni del direttore generale a Casteldebole senza prendere alcun soldo.

Dal 2014 il Bologna ha la fortuna di avere un presidente che è sempre molto puntuale quando si tratta di pagare gli stipendi, non solo puntuale, ma anche molto generoso. In pochi, in Serie A, hanno la fortuna di avere un patron come Joey Saputo; il Bologna, con il canadese al timone, può stare davvero tranquillo.

Tuttavia, anche il Bologna è alle prese con le trattative con i propri giocatori per il taglio degli stipendi. La proposta che arriva dalla Lega è quella di tagliare due mensilità nel caso in cui si dovesse riprendere a fine maggio, mentre se la stagione non dovesse essere conclusa si è proposto di tagliare quattro mensilità.

I rossoblu oscillano dai 9 ai 18 milioni. Sicuramente avere un patron come Saputo permette di dormire sonni tranquilli, ma la questione degli ingaggi va comunque affrontata.

Sono previsti già nelle prossime ore contatti in videoconferenza tra l’amministratore delegato Fenucci e i calciatori, per discutere la questione.
Poli sarà il portavoce della squadra, in quanto capitano dei rossoblu e rappresentante Aic.
Tuttavia, la questione non potrà essere uguale per tutti. Chi prende 1,5 milioni di euro come Soriano, Sansone e Medel, e chi invece prendere 22mila euro come il giovane Baldursson.
Anche lo stesso Mihajlovic, con i suoi due milioni di euro annui, dovrà rinunciare a parte dell’ingaggio.

Questa situazione, comunque, non dividerà in alcun modo il Bologna, il cui motto è e rimarrà sempre: WE ARE ONE.

(Fonte: Il Resto del Carlino – Massimo Vitali)

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