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Il Resto del Carlino – Bologna si gode lo stratega Sartori

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Giovanni Sartori è uno che non si ferma mai. Mentre la stagione prosegue, il dirigente sta vicino alla squadra e osserva, valuta programma i colpi dell’estate. Dopo il mercato della scorsa estate, chiuso con un bilancio positivo nel rapporto cessioni/acquisti, Sartori e tutta la società del Bologna sono passati tramite la burrasca della prima parte di stagione con Sinisa Mihajlovic. Un momento difficile non sono dal punto di vista tecnica, ma soprattutto umano. Alla fine la soluzione è arrivata con l’addio a Sinisa e l’arrivo di Thiago, immediatamente contestato dalla piazza dopo un inizio da incubo.

Allora, in quella condizione di classifica precaria, col Bologna che arrancava già dopo 7 giornate, Sartori si fece carico della responsabilità di dire che la rosa rossoblù non valeva 13 punti meno dell’Udinese. E infatti, la scelta ricaduta su Thiago Motta ha dato i suoi frutti, col Bologna che quei 13 punti li ha azzerati e ora ne ha 4 in più. Ma soprattutto ora i rossoblù hanno 6 punti meno dell’Atalanta, ultimo capolavoro del dirigente lodigiano, lasciata in estate dopo anni al servizio della società nonostante i dissidi con Gian Piero Gasperini.

I COLPI. Il mercato estivo di Sartori dopo tante difficoltà ha dato i suoi frutti e continuerà a darli. I primi a mostrare risultati sotto la guida di Thiago sono stati Ferguson e Posch. Entrambi autori di gol pesanti (rispettivamente 3 e 4), sono arrivati per cifre relativamente basse: lo scozzese per 3,5 milioni ma con l’irrisorio ingaggio di 250 mila euro e l’austriaco in prestito con obbligo di riscatto a 5,5 (cifra che sta ampiamente mostrando di valere). In particolare, l’ex Hoffenheim era stato accolto con scetticismo anche da Sinisa Mihajlovic. Oggi è elemento imprescindibile per i rossoblù. Con loro, anche Zirkzee che, nonostante i problemi fisici ripetuti, sta mostrando ottime qualità. Ma anche Lucumì, acquisto più caro che avrà bisogno di tempo per mostrare il suo definitivo potenziale, e pure Moro e Cambiaso che alla lunga stanno dimostrando di poter contribuire alla crescita di questo Bologna.

RECUPERI. Insieme a Thiago Motta, l’obiettivo era quello di valorizzare la rosa. Non solo i nuovi, ma anche recuperare chi non stava da tempo rendendo al massimo delle proprie potenzialità. Il caso eclatante è quello di Riccardo Orsolini tornato a segnare a raffica. Ma ci sono anche Soumaoro, cresciuto notevolmente rispetto al rendimento appena sufficiente della passata stagione. E poi Sansone e Soriano, che a suon di prestazione potrebbero anche guardare ad un futuro rossoblù visto che il loro accordo è in scadenza nel 2023. Certo, sarebbe necessaria una riduzione dell’ingaggio… Infine, c’è anche Lukasz Skorupski che all’interno di un meccanismo funzionante e positivo ha potuto mettere da parte qualche errorino e diventare portiere che porta punti, vedi il rigore parato a Genova. Ora lo stesso percorso, toccherà anche a Marko Arnautovic per far fare un ulteriore salto di qualità alla squadra e arrivare all’estate con la voglia di rimanere in rossoblù ed essere ancora faro di questo Bologna.

NODI DA SCIOGLIERE. Ci sono poi diverse situazioni da risolvere. A cominciare dai contratti in scadenza. Di Sansone e Soriano si è già a detto. Loro valgono 3,2 milioni netti a stagione, ma oltre loro due, in scadenza ci sono anche gli 800 mila euro netti a testa che percepiscono Medel e De Silvestri. Per tutti ci sarà da discutere una eventuale permanenza a Bologna, ma con importante sforbiciata a questi 5,5 milioni totali.

Nodi da sciogliere sono anche Musa Barrow, la cui rinascita pare ancora lontana, nonostante il recente miglioramento, e Michel Aebischer finito nelle retrovie delle gerarchie di Motta dopo il Mondiale. Pezzi di Bologna che potrebbero anche salutare con la giusta offerta.

Giusta offerta che dovrebbe essere giunta per i rinnovi di Orsolini e Dominguez. I due giocatori hanno il contratto in scadenza nel 2024. L’accordo sembrerebbe vicino, ma c’è ancora qualche dettaglio da limare: il Bologna, infatti, per andare incontro alle ambizioni dei giocatori, all’offerta da 1,5 milioni netti stagioni avrebbe deciso di affiancare per entrambi una clausola rescissoria da 25 milioni. Di fatto, fissando il prezzo di entrambi in caso di una chiamata importante.

 

fonte: Marcello Giordano, Il Resto del Carlino 

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