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Il Resto del Carlino – Colomba: “Sinisa scelta di cuore”. Maifredi: “Cosa significa allenare a Bologna”

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Con la fine del campionato arriva già la conferma per l’anno prossimo: Bigon parte, Sinisa resta. Una scelta presa dal patron Saputo, che ha deciso di andare avanti ancora un anno con l’attuale tecnico, ma senza rinunciare a qualche innesto dirigenziale: uno su tutti l’arrivo di Sartori.

Massimo Vitali e Marcello Giordano su Il Resto del Carlino hanno intervistato due vecchie conoscenze rossoblù, che si sono espresse sugli ultimi risultati del Bologna e su cosa si aspettano dal futuro della società.

 

MIHAJLOVIC: Gigi Maifredi ha dato la sua opinione sulla scelta del Presidente Saputo – “Ho visto la riconferma di Mihajlovic, anche se un po’ di tempo fa il patron si disse deluso dai risultati ottenuti nelle ultime stagioni. Pensavo si fosse chiuso un ciclo, invece si è deciso di andare avanti con Sinisa. Forse Saputo ha avuto delle rassicurazioni da sta gestendo il Bologna per lui”

 

SARTORI: Non solo, l’ex tecnico rossoblù si è espresso anche sull’arrivo di Giovanni Sartori come nuovo DS – “Giovanni è un grande rinforzo, conosce tutti i giocatori di qualsiasi campionato del mondo. Può sicuramente dare una mano al club a crescere, ma per ottenere risultati importanti servono tutte le componenti. Per quanto bravo, Sartori da solo non può cambiare l’andamento di questa società”. 

 

SUL BOLOGNA – “I punti che hai a fine stagione rispecchiano il tuo valore. Se pensi invece che la quadra valga di più allora dovresti cambiare. Venire a fare calcio a Bologna è una fortuna immensa, ma se pensi di stare un’oasi felice dove nessuno ti contesta allora non hai capito nulla di questa piazza”.

 

Di seguito, anche le parole di Franco Colomba, per lui otto stagioni sulla panchina del Bologna: 

 L’ALTRO EX – “Sono assolutamente favorevole alla permanenza di Mihajlovic, a mio avviso era l’unica via percorribile ed è giusto andare avanti con lui. È una scelta sia di cuore che di campo, ma che male c’è: anzi, per fortuna che si sceglie anche con il cuore. Io a mio tempo lo feci e non me ne sono mai pentito. Penso che non se ne pentirà neppure il Bologna stavolta. 

Sinisa è un uomo che ha dato tanto, tutto, passando dalla malattia alla pandemia. Forse in condizioni diverse avrebbe fatto anche di più. Per questo è giusto andare in fondo, visto che ha un altro anno di contratto”.

 

FUTURO – “Le rivoluzioni si possono fare in tanti modi. Capisco che dopo tre anni e mezzo di lavoro con la stessa gestione si possa pensare alla chiusura di un ciclo, ma se ne può aprire uno nuovo anche senza fare piazza pulita di tutto e di tutti. I cambiamenti stanno arrivando e Sinisa verrà affiancato da una nuova squadra dirigenziale”.

 

IN CONCLUSIONE – “Con Mihajlovic il Bologna non ha mai sofferto. Capisco che bisogna fare di più, ma la società è strutturata e i risultati sono migliorati, chi mi vieta di pensare che l’anno prossimo non si possa arrivare a una sintesi perfetta? 

Il calcio ormai è dettato da numeri e risultati, ma è anche cuore. Il Bologna e Sinisa sono un segnale di positività, la dimostrazione che il calcio può ancora essere un esempio di umanità”.   

 

Fonte: Massimo Vitali, Marcello Giordano, Il Resto del Carlino

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