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Il Resto del Carlino – Crescono i diritti televisivi e il monte ingaggi

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Sono più di 100 i milioni di passivo di esercizio che il Bologna ha prodotto, e Saputo coperto, negli ultimi 5 anni. Numeri che sonno destinati a crescere visto l’aumento dei costi nella stagione in essere, salvo un netto miglioramento dell’andamento sportivo e/o plusvalenze esplosive nella stagione in corso. Nell’approvazione del bilancio, chiuso il 30 giugno 2019, si legge che i costi di produzione sono saliti a 105,6 milioni (più 9,7 milioni rispetto ad un anno prima), principalmente per effetto dell’aumento dello stipendio dei tesserati (più 11,3); Aumento dovuto principalmente alle spese sostenute nel mercato di riparazione di gennaio e al pagamento dell’obbiettivo per il decimo posto.

Il decimo posto ha portato nelle casse del club un aumento di otto milioni in diritti televisivi (da 36 a 44), ma anche arricchito tecnici e giocatori. Il bilancio della scorsa stagione si è chiuso con 21,7 milioni di passivo, rispetto i 4,9 del 2017/2018. Saputo ha coperto di tasca propria, come sempre ha fatto, immettendo 15 milioni di euro nelle casse del club tra luglio e settembre e sa che dovrà presto intervenire nuovamente; nella nota in bilancio relativa alla stagione 2019/2020 si legge che il presidente, di fronte alla probabile necessità del club di essere rifinanziato “ha già confermato irrevocabilmente l’impegno a sostenere e capitalizzare il club”.

Al 30 giungo 2019 si parlava di 54,6 milioni alla voce tesserati (giocatori, staff tecnici e premi), c’è stato poi un aumento di dipendenti del club, 200 da 172 che erano la stagione precedente; in entrata i 5,8 milioni dai ricavi della biglietteria ed 1,4 milioni dallo sponsor Macron. I trasferimenti, quelli di Soriano, Sansone ed Orsolini in entrata (circa 30 milioni), quelli di Svanberg nel periodo estivo (4,5 milioni) e quelli in uscita come Masina al Watford (3,8 milioni).

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