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Il Resto del Carlino – Di Vaio: «Vogliamo blindare Thiago»
Sa di dover dare sempre risposte, Marco di Vaio. Certo, è (anche) il suo compito, dirà qualcuno, ed è indubbiamente così. Ma in questi ultimissimi periodi di passione rossoblù c’è anche dell’altro. C’è una tifoseria che vuole sapere se quella magia, quel clima un po’ elettrico da qualsiasi cosa è possibile – sugellato da un mercato finalmente e pienamente di rinforzo – sia destinato a sopravvivere.
Il futuro di Thiago
Ed è altrettanto ovvio che questa speranza, o aspettativa, passa in ottima parte dal futuro di Thiago Motta, colui che ha ridato senso e anima all’undici che una domenica su due calca il Dall’Ara. Il contratto in scadenza tra poco più di otto mesi lo rende appetibile per diverse squadre, Napoli in primis, che lo ha già cercato in passato e potrebbe tornare alla carica, soprattutto qualora le cose con Garcia dovessero continuare a non ingranare.
Come ha risposto Di Vaio in merito? “Ne stiamo discutendo, c’è la volontà anche da parte del mister di trovare un accordo su programmi e progetti futuri. Cerchiamo di chiudere l’accordo e di prolungare”. Lineare, semplice, diretto: Thiago lo vogliamo qui.
E non sembrano essere troppo le cifre a fare da ago della bilancia (si parla di 2-2,5 milioni annui), quanto più il progetto, incentrato su quella crescita complessiva della rosa che tanto piace al tecnico: “Siamo sempre stati tranquilli, perché sapevamo da inizio anno che Motta voleva andare avanti. Non ci ha fatto sapere di altre opportunità, il mister è molto chiaro nel suo percorso, ce l’ha ben chiaro in testa e in noi vede una possibilità di crescere e migliorarsi. È giovane e sa che può lavorare tranquillo con il supporto del club e il mercato lo dimostra: abbiamo lavorato sulle sue indicazioni, siamo concentrati su quello che possiamo fare insieme, con la volontà di andare avanti insieme”. Inequivocabile, insomma.
Zirkzee e Orso
Il ds dedica quindi anche un commento a due tra i giocatori più in forma del momento: Joshua Zirkzee e Riccardo Orsolini. Sull’olandese, l’ex attaccante spiega che oltre le potenzialità – senza dubbio ampissime – è la determinazione la principale qualità per cui riesce a mettersi in mostra, chiosando con un’investitura importante: “È un Arnautovic con dieci anni di meno”. Riguardo al numero 7, invece, l’accento è posto soprattutto sulla nuova centralità – anche e soprattutto a livello di spogliatoio – che il ragazzo è riuscito a conquistarsi, responsabilizzato anche dal nuovo contratto. Con la Nazionale ora sempre meno nello sfondo e dalle sfumature sempre più vivide.
Infine, l’appunto è sul restyling dello stadio in vista di Euro 2032, una nuova sfida all’orizzonte che potrebbe rappresentare molto per il territorio: “Spero che l’Europeo dia un’iniezione di fiducia all’amministrazione. La ristrutturazione sarebbe importante per noi, per il Bologna e per l’Italia”.
(Fonte: Il Resto del Carlino – Marcello Giordano)
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