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Il Resto del Carlino – Esodo o muraglia? Il Bologna a fine stagione deciderà il suo destino (con una garanzia)

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Un Bologna così non si vedeva da tempo. Questa è una delle frasi più comuni tra i tifosi Rossoblù, i quali hanno aspettato tanto per tornare a sognare. La squadra di Motta alle porte di dicembre viaggia con le migliori della classe e non sembra intenzionata a fermarsi. Una squadra che attira su di sé i riflettori grazie ai risultati ottenuti sino a questo momento, e grazie soprattutto alla strada intrapresa per arrivarci. Giovanni Sartori con Marco Di Vaio fuori dal campo, Thiago Motta a dirigere e i ragazzi a mettere in pratica: una sinfonia senza stonature. Inevitabilmente, al di là di come finirà, saranno in tanti a bussare alle porte di Casteldebole a giugno, e in quel momento il Bologna dovrà decidere.

L’asticella dove verrà posta?

Risposta: non possiamo saperlo. Iniziamo dalla fine, con il rispondere alla domanda iniziale. Il Bologna ormai lotta per l’Europa senza sé e senza ma, e molto dipenderà da quello. Dopo vent’anni i Rossoblù potrebbero tornare a giocare una competizione europea, e la squadra verrà pensata anche in base a quella variante. Come detto, molti si presenteranno dal Bologna con offerte per giocatori e soprattutto per un condottiero che in poco più di un anno – grazie anche alle basi del compianto Sinisa – ha costruito una squadra ammirata da tutti. Si punta a diventare una nuova Atalanta? Facile da pensare quando in cabina di regia ci si presenta con Giovanni Sartori. È bene ricordare, però, che l’abilità della Dea è stata quella di non cambiare in mezzo ad un via vai costante di giocatori. Sembra un controsenso, ma non lo è: il collante è Gian Piero Gasperini. Ora, se Motta si incatenasse a Casteldebole, non avremmo dubbi. Ma è lecito che ascolti le proposte, per poi decidere con la società il da farsi, anche se l’Europa potrebbe pesare per una sua permanenza.

Cambiare significa peggiorare?

No. Anche qui partiamo rispondiamo alla domanda iniziale. Certo, il colpo migliore sarebbe trattenere tutti, ma sappiamo anche che il calcio – questo calcio – non è più quello di una volta. Facciamo un passo indietro: chi ha costruito per ben nove undicesimi questa squadra? Giovanni Sartori. Il direttore Rossoblù è la garanzia per i tifosi: finché la sua permanenza a Bologna si prolungherà, questa squadra avrà degli obiettivi. Sartori è uomo di calcio, conosce al meglio la materia e conosce tutte sue variabili: certamente non si farà trovare impreparato. Se ci saranno vendite, arriveranno altri giocatori. Se saluterà l’allenatore, arriverà un’altra guida. Godiamoci il momento, da qui si costruisce il futuro: il destino è nelle mani del Bologna, e nessuno sembra essere preoccupato.

Fonte – Massimo Vitali, Il Resto del Carlino

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