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Il Resto del Carlino – Fenucci: “Gli scudetti ’24-’25 e ’26-’27 rimangono a Bologna”

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“I primi fanno la storia, i secondi la trascrivono”. Ma cosa succede quando i secondi provano, anche a distanza di quasi cent’anni, di riaprire il caso e cercare di modificarla?
Il “malmenato” è il Bologna, visto che Genoa e Torino hanno chiesto l’assegnazione, rispettivamente, ex aequo per lo scudetto del ’24-’25 e il ritorno di quello del ’26-’27. Nel primo caso, i rossoblù lo avevano vinto dopo le partite di spareggio nella finale della Lega Nord contro i liguri; nel secondo caso, ai granata è stato ritirato a causa del “caso Allemandi”.
Ieri, l’ad Fenucci ha deciso di prendere una posizione, rompendo il silenzio con una nota sul sito del club: “Di fronte alle richieste, che periodicamente vengono avanzate da più parti, di ridiscutere l’assegnazione di alcuni campionati precedenti all’istituzione del girone unico, il Bologna ha sempre mantenuto un atteggiamento di grande rispetto nei confronti degli organi federali […].Quello scudetto risulta ancora oggi revocato al Torino per illecito (confessato dal dirigente responsabile in sede di giustizia sportiva e riconosciuto anche dalla sentenza di un tribunale penale ordinario nel gennaio 1928) e mai assegnato al Bologna che arrivò secondo […].
Dispiace perciò leggere oggi sulla Gazzetta dello Sport, direttamente dalla voce del presidente del Genoa Preziosi, l’annuncio di un ricorso per la riassegnazione del titolo di campione d’Italia del 1925. Quello scudetto, il primo della nostra storia, fu vinto legittimamente dal Bologna dopo cinque finali di Lega Nord col Genoa e dopo la finale nazionale, in gare di andata e ritorno, con l’Alba Roma, vincitrice della Lega Sud […]. Siamo convinti che argomenti così complessi e lontani nel tempo non possano essere affrontati in maniera semplicistica e demagogica. Soprattutto non possiamo accettare che la tentazione, oggi molto diffusa, di riscrivere l’Albo d’Oro del calcio italiano porti a gettare ombre sulla storia del Bologna”.

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