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Il Resto del Carlino – Fenucci rassicura sulla situazione societaria
Intervistato in un salone di Palazzo Marescotti, dove il Bologna collaborando con l’Università si è fatto soggetto culturale al fine di organizzare un master in “Comunicazione e marketing dello sport”, l’amministratore delegato rossoblù Claudio Fenucci ha risposto alle domande sui bilanci in rosso resi noti negli scorsi giorni. Questa chiusura in passivo è l’ottava della proprietà Saputo, che potrebbe arrivare in città nel weekend per poi seguire la trasferta di Monza, e i dati comunicati evidenziano un rosso di 47 milioni, la cifra più alta di questi anni e che, inevitabilmente, limiterà le ambizioni societarie. Fenucci sul tema ha dichiarato che in ventisei anni di carriera ha visto moltissime chiusure in rosso e che di bilanci positivi, suoi o di altri amministratori delegati, ne ricorda pochissimi e, a una domanda diretta in cui gli è stato chiesto se lui non si mettesse mai in discussione, ha affermato che è il sistema calcio italiano stesso che andrebbe rivisto. Continua affermando che questo mondo era già entrato debole nel periodo della pandemia, la peggior lega europea per il rapporto tra debiti e fatturato, e ne è uscito ulteriormente indebolito e che, quindi, bisognerebbe pensare collettivamente a come migliorare la situazione. Uno dei problemi principali è stato individuato nelle infrastrutture arretrate e l’amministratore delegato rossoblù si augura che il nuovo ministro dello sport possa agevolare i club che stanno programmando una riqualifica degli stadi, anche in vista di una possibile candidatura per gli Europei del 2032. Sebbene questo ennesimo passivo non sarà gradito da Saputo, Fenucci ha sottolineato che, in quanto azionista di maggioranza, il presidente era già consapevole di quali sarebbe stati i risultati economici. Rispondendo a una domanda sul futuro, inoltre, ha dichiarato di non poter fare una stima del valore del Bologna, anche perché non ci sono azionisti interessati a vendere e che la situazione societaria rimane stabile. L’ultimo pensiero riguarda la scelta di Motta, molto apprezzato da Fenucci per l’approccio che ha con il gruppo, augurandosi che possa dare continuità ai risultati a partire da Monza, con un pensiero continuamente rivolto all’Europa a cui, secondo Fenucci, si continua a puntare, anche se ammette di non sapere quando questo potrà essere raggiunta.
Intervistato in un salone di Palazzo Marescotti, dove il Bologna collaborando con l’Università si è fatto soggetto culturale al fine di organizzare un master in “Comunicazione e marketing dello sport”, l’amministratore delegato rossoblù Claudio Fenucci ha risposto alle domande sui bilanci in rosso resi noti negli scorsi giorni. Questa chiusura in passivo è l’ottava della proprietà Saputo, che potrebbe arrivare in città nel weekend per poi seguire la trasferta di Monza, e i dati comunicati evidenziano un rosso di 47 milioni, la cifra più alta di questi anni e che, inevitabilmente, limiterà le ambizioni societarie. Fenucci sul tema ha dichiarato che in ventisei anni di carriera ha visto moltissime chiusure in rosso e che di bilanci positivi, suoi o di altri amministratori delegati, ne ricorda pochissimi e, a una domanda diretta in cui gli è stato chiesto se lui non si mettesse mai in discussione, ha affermato che è il sistema calcio italiano stesso che andrebbe rivisto. Continua affermando che questo mondo era già entrato debole nel periodo della pandemia, la peggior lega europea per il rapporto tra debiti e fatturato, e ne è uscito ulteriormente indebolito e che, quindi, bisognerebbe pensare collettivamente a come migliorare la situazione. Uno dei problemi principali è stato individuato nelle infrastrutture arretrate e l’amministratore delegato rossoblù si augura che il nuovo ministro dello sport possa agevolare i club che stanno programmando una riqualifica degli stadi, anche in vista di una possibile candidatura per gli Europei del 2032. Sebbene questo ennesimo passivo non sarà gradito da Saputo, Fenucci ha sottolineato che, in quanto azionista di maggioranza, il presidente era già consapevole di quali sarebbe stati i risultati economici. Rispondendo a una domanda sul futuro, inoltre, ha dichiarato di non poter fare una stima del valore del Bologna, anche perché non ci sono azionisti interessati a vendere e che la situazione societaria rimane stabile. L’ultimo pensiero riguarda la scelta di Motta, molto apprezzato da Fenucci per l’approccio che ha con il gruppo, augurandosi che possa dare continuità ai risultati a partire da Monza, con un pensiero continuamente rivolto all’Europa a cui, secondo Fenucci, si continua a puntare, anche se ammette di non sapere quando questo potrà essere raggiunta.(Fonte: Il Resto del Carlino – Massimo Vitali)
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