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Il Resto del Carlino – I dilemmi Medel e Zirzkee

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È questione di ore e i nazionali torneranno a Casteldebole dove Thiago Motta sta ragionando sui punti non troppo saldi della sua rivoluzione del 4-3-3: Gary Mendel e Joshua Zirzkee. Il modulo con cui Vigiani ha ottenuto la prima vittoria in campionato contro la Fiorentina lo scorso 11 settembre (3-5-2) era già stato scartato dal tecnico italo-brasiliano che con l’Empoli aveva adottato un 4-2-3-1 che potrebbe, però, essere corretto in vista della partita di domenica.

Motta, che sta già dimostrando grande impegno e dedizione verso la squadra rossoblù al punto da preferire una full-immersion nelle vicende bolognesi alle vacanze con la famiglia in Portogallo, sta considerando di preferire un centrocampo a tre al trequartista, in modo tale da non lasciare in panchina troppi giocatori.

Eppure, con l’Empoli, Medel era stato avanzato come centrocampista, tattica che in parte ha funzionato perché il Pitbull è un giocatore esperto, ma allo stesso tempo ha portato alla luce il fatto che, come lui stesso ha dichiarato, il giocatore cileno non ama giocare a centrocampo. Nonostante la sconfitta della Nazionale cilena nel test contro il Marocco, Medel ha dimostrato tutto il suo talento come difensore centrale. Ed è qui che sorge la domanda: il Pitbull avrà spazio nell’undici titolare che sfiderà la Juve? Il fatto di vederlo nella linea a quattro difensiva sembra poco probabile dal momento che Motta ha appena dichiarato che schiererà la coppia centrale Posch-Lucumì. E per quanto riguarda l’annoso problema del centrocampo? Sarà da vedere, fatto sta che a 35 anni Medel in panchina non vuole più sedervicisi.

Lo stesso sentimento è condiviso da altro un giocatore, in questo caso, però, a inizio carriera: Joshua Zirzkee, ventunenne attaccante olandese acquistato dal Bayern, aveva optato per il Bologna perché nel 3-5-2 o nel 3-4-1-2 di Sinisa avrebbe fatto il paio di Arnautovic. Ora, invece, con lo schema 4-2-3-1 quell’ultimo posto non può che essere della punta austriaca: inutile dire che le lamentele si sentono dal ritiro olandese a al centro tecnico di Casteldebole e il tecnico felsineo dovrà essere in grado di giostrare tutti questi delicati equilibri. 

Fonte: Massimo Vitali – Il Resto del Carlino

 

 

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