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Il Resto del Carlino – Il Bologna cerca il salto di qualità: intervista a Roberto Civitarese
La sconfitta con il Venezia, arrivata dopo le due belle vittorie contro Cagliari e Sampdoria, ha riportato all’attenzione un tema che ha spesso accompagnato il Bologna negli ultimi anni, soprattutto dopo un periodo positivo, ovvero il famoso salto di qualità. Di questo e di altro ha parlato Roberto Civitarese, mental coach nel mondo del calcio da ormai 13 anni, in una bella intervista al Resto del Carlino. Arrivato a Casteldebole nel 2008 per seguire Federico Casarini, Civitarese ha lavorato in passato anche Nicolas Viola, e da circa dieci anni segue anche Lorenzo De Silvestri.
La prima domanda è, inevitabilmente, abbastanza scontata: perché i rossoblu non a fare il salto di qualità bloccandosi sempre sul più bello? “Da fuori la vedo diversamente”, dice il mental coach, “Il Bologna ha perso un’occasione con il Venezia, sì, ma sta facendo bene. Bisogna fare un passo indietro e tornare agli obiettivi e alla costruzione del progetto tecnico per fare un’analisi della situazione”. E l’obiettivo dichiarato a inizio anno è per lo meno la parte sinistra della classifica. A tal proposito, Civitarese fa notare come dopo 13 giornate il Bologna, con 18 punti finora conquistati, abbia una proiezione a fine stagione di 52 punti, un buon risultato considerando che lo scorso anno 52 punti bastarono alla Sampdoria per chiudere il campionato al 9° posto. Inoltre, continua Civitarese, se il Bologna dovesse vincere la prossima partita domenica pomeriggio contro lo Spezia, i rossoblu alzerebbero la loro media punti a 1,5, il che sarebbe già un qualcosa in più. È proprio questo il fulcro della questione, secondo Civitarese: una vittoria contro il Venezia, che avrebbe portato il Bologna al 6° posto e in piena lotta per l’Europa, sarebbe un secondo salto di qualità per i rossoblu, perché il primo lo stanno già facendo, attraverso un virtuoso percorso di crescita. A dimostrazione di questo percorso, secondo il mental coach, ci sarebbe la sconfitta di Empoli, che è stata affrontata con la voglia di fare qualcosa in più: lo staff tecnico è stato bravo, infatti, a trasformare un momento negativo in una nuova opportunità.
È ottimista Civitarese, che da membro esterno alla squadra dice di vedere sempre più passi in avanti per il Bologna: “Tifosi e critica non vedono l’ora che il Bologna lotti per l’Europa e rivivono situazioni del passato relativo al mancato salto di qualità come se la storia dovesse ripetersi. Questo è l’inghippo. Chi lavora sul campo e vuole salire di livello invece deve guardare avanti, con obiettivi ben chiari”. Per salire di livello, però, ci vogliono anche le qualità tecniche e quella scintilla da far scattare per andare oltre: “È un meccanismo che si autoalimenta, legato a pensiero, azione e risultato. Io penso a cosa serve per raggiungere un risultato, vado in campo e faccio quello che è funzionale e il risultato diventa una conseguenza” ha spiegato Civitarese, che cita la vittoria contro la Lazio come uno step importante di questo percorso, che ha aumentato la competitività del Bologna. La sconfitta contro il Venezia è stata invece un interruzione di questo circuito, ma attenzione: innescare il pensiero del mancato salto di qualità può portare a rivedere gli obiettivi iniziali, oltre a dare avvio ad un meccanismo che porta alla sconfitta. Il Bologna ha bisogno invece di obiettivi stimolanti per crescere e sentire l’adrenalina partita dopo partita.
Bisogna pensare ai punti, dunque, come dice anche Lorenzo De Silvestri, assistito di Civitarese: “E questa è una ulteriore dimostrazione di come il Bologna stia crescendo, anche sotto il profilo della mentalità. Questo perché oggi la mentalità è percepita molto di più come un fattore importante”.
Fonte: Marcello Giordano, il Resto del Carlino
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