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il Resto del Carlino – il Bologna ragiona su quando ripartire

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Terminare la stagione a luglio inoltrato, ed iniziare il campionato 2020-21 ad ottobre, sembrerebbe una soluzione. L’ipotesi è avvalorata dalla diminuzione giornaliera del numero di contagi: si inizia ad aver fiducia sulla ripresa degli allenamenti nel mese di maggio.

La necessità di finire il campionato. L’obiettivo è portare a termine la stagione. Infatti, se dovessero venire a meno i guadagni sui diritti TV, si rischierebbe di passare l’estate con tante società dai conti in rosso.
Riguardo alle richieste da avanzare ai giocatori la Lega Calcio ha le idee chiare: due mesi di taglio in caso di due mesi di stop e quattro in caso di mancata ripresa.
Se così fosse, il Bologna risparmierebbe tra i 9 e i 18 milioni di euro.

Intanto, gli esponenti del Bologna F.C. considerano di rinviare il confronto sul tema dei tagli a quando sarà possibile incontrarsi di persona. Infatti, discutere telefonicamente di stipendi ed altre delicate argomentazioni, non risulta semplice: a causa di situazioni e contratti differenti potrebbero essere valutate nuove soluzioni.
Considerato che, a parte Palacio, Da Costa e Danilo, tutti i felsinei sono sotto contratto per almeno un altro anno, in alcuni casi sarebbe lecito pensare alla possibilità di diluire parte degli ingaggi con la prossima stagione.

Anche i dipendenti del settore calcio rischiano la cassa integrazione. Ieri è accaduto al Napoli; i lavoratori del Bologna per ora sono tranquilli: Saputo ha regolarmente pagato gli stipendi di marzo. 

 

Fonte: il Resto del Carlino – Marcello Giordano

 

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