Il Resto del Carlino – Il derby dell’appennino non è solo sul campo ma anche sugli stadi

Bologna e Fiorentina, con il passare del tempo sono due squadre che si somigliano sempre di più. Parliamo extracampo si intende, perchè il derby dell’appennino non sarà solo la partita di domenica ma sarà anche una sfida tra due società italo-americane che stanno cercando di piazzare le basi per creare un club da cinque stelle su tutti i fronti, quindi anche strutturali.

Il Bologna ha già completato il suo nuovo centro tecnico di Casteldebole, spendendo una cifra attorno ai 15 milioni di euro; Commisso sta procedendo, anch’egli alla progettazione di un centro tecnico all’avanguardia, pronto a una spesa intorno ai 70 milioni per costruire il più grande d’Italia.

Come riportato da Marcello Giordano, anche per quanto riguarda lo stadio, le due società sono al lavoro e sono le più attive dello stivale, seguendo le orme di Juventus, Sassuolo e Udinese che posseggono già stadi di proprietà. Ma qui arrivano le diversità perché se il Bologna dopo la ristrutturazione avrà la struttura in concessione per quarant’anni dal comune, così non sarà per la Fiorentina, il cui stadio resterà di proprietà della città.

Al club di Joey Saputo mancano pochi giorni per completare l’iter amministrativo; l’ultimo tassello da ultimare è con il Credito Sportivo dove i rossoblù aspettano solo il finanziamento di 20 milioni da parte della banca romana. Slitta quindi di qualche giorno la data di chiusura prima di aprire la conferenza decisoria, ma da Roma arrivano rassicurazioni sui documenti che stanno subendo solamente un ultimo controllo. Più rapido sarà l’iter per il restyling dello stadio Franchi visto che è stato inserito all’interno dei progetti strategici del Recovery Fund per 95 milioni di euro; ricordiamo che per il nuovo Dall’Ara verranno impiegati 70 milioni dal proprietario Saputo, 40 dal Comune di Bologna e 20 dal Credito Sportivo.

Ora però la concentrazione passa alla partita di domenica dove Bologna e Fiorentina si giocano punti fondamentali per allontanarsi dalla zona retrocessione.

Fonte: il Resto del Carlino, articolo di Marcello Giordano

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