Bologna FC
Il Resto del Carlino – Il progetto giovani inizia a dare i suoi frutti
Se qualche anno fa la società Bologna ha deciso di puntare forte sul progetto giovani, ecco che sta iniziando a raccoglierne i frutti. L’investimento da parte del Presidente Saputo non è stato indifferente: di tasca sua sono stati spesi, compresi gli eventuali bonus, circa 80 milioni di euro. Ma già quasi tutti i giocatori acquistati stanno fruttando plusvalenze.
Questo è l’anno della consacrazione per molti, infatti, per esempio, dopo tre anni altalenanti a livello di prestazioni stiamo assistendo all’esplosione di Svanberg, l’anno scorso abbiamo visto un Barrow straripante, un Orsolini decisivo e un Tomiyasu che sta dando mettendo in luce tutto il suo potenziale, e per il momento è l’unico che sta dando continuità al meglio per crescere e affermarsi. In questo momento della stagione, a differenza del giapponese, Orsolini sta vivendo un periodo di flessione, complice anche la crescita di Skov Olsen che sta iniziando veramente a dare risposte positive dopo un anno di poco e niente a Mihajlovic. Barrow come il numero 7 non sta giocando ai livelli dell’anno scorso ma nella sua trasformazione, per necessità, nel ruolo di prima punta comunque sta rispondendo con i fatti e spesso mette la firma nel tabellino dei marcatori o degli assist. Un altro che sta avendo un periodo altalenante è sicuramente Schouten, dopo un anno e mezzo eccezionali, stiamo assistendo a un primo momento di difficoltà per la “lavatrice” olandese che spesso e volentieri ci ha deliziato con le sue giocate sopraffine di disimpegno.
Come scrive Marcello Giordano una menzione particolare deve essere fatta per Nico Dominguez, l’argentino è arrivato a Bologna, nonostante alte aspettative, in punta di piedi. Ci accennò il suo talento nell’ultimo passaggio subito all’esordio a Torino mettendo Palacio davanti a Sirigu con una facilità quasi disarmante: chi in quel momento non ha detto “Questo l’è bon”? Adesso Nico, dopo un anno di ambientamento si sta ritagliando uno spazio importante, panchinando uno appunto come Schouten che fino a poco tempo fa si riteneva inamovibile. Gli manca ancora qualcosa ma anche lui sicuramente si aggiungerà alla lista dei giovani talenti che il duo Bigon e Sabatini ha portato sotto le due torri, per mettere le basi verso un futuro di non sicure, ma possibili soddisfazioni.
Senza dimenticarci anche degli acquisti di Hickey, Antov, Vignato, Juwara, Baldursson, tutti giocatori nati dal 2000 in poi; ma non a caso il Bologna è la prima squadra del campionato di Serie A per l’impiego dei giovani e sedicesima in Europa; dati assolutamente da non sottovalutare. I giovani rossoblù stanno dando segnali importanti e stanno crescendo, con loro anche il Bologna Football Club.
Fonte: il Resto del Carlino, articolo di Marcello Giordano
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