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Il Resto del Carlino – In attesa del loro ritorno, brilla il Bologna dei “prestiti”

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Col Perugia, che arriva a Casteldebole per un’amichevole, ecco tornare uno dei talenti rossoblù messisi in luce a Pinzolo quest’estate: Micheal Kingsley. Micheal, con la maglia degli umbri, sta crescendo e maturando quell’esperienza, per cui la dirigenza ha concesso il prestito del ragazzo ad agosto . 4 presenze (di cui una da titolare) con la squadra di Alessandro Nesta, un goal (quello del pareggio contro il Cosenza) e un ruolo da trequartista in cui il giovane centrocampista nigeriano si sta trovando sempre meglio, scalando velocemente le gerarchie nella mente dell’ex capitano della Lazio. L’aneddoto da raccontare è che la dirigenza del Perugia era venuto a Pinzolo per trattare Petkovic (che preferì tornare a casa alla Dinamo di Zagabria) e tornò a casa col giovane talento rossoblù, impressionato dalla personalità e qualità tecnica espresse sul campo da Kingsley. Percorso positivo da raccontare è  anche quello di Avenatti: il suo cartellino personale segnala 4 presenze e 2 reti nel Kortrijk, serie A belga, con un utilizzo (in termini di minuti giocati) che era esattamente  quello che il giovane uruguagio voleva , per ritrovare quella condizione psicofisica, dopo il problema fisico che lo aveva fermato per oltre 6 mesi. Bene anche per i difensori Brignani e Krafth: per il’ex Primavera rossoblù, una volta risolti i problemi di carattere fisico, è rientrato al centro della difesa del Pisa, in serie C., mentre lo svedese, giocando nella Ligue 1 con la maglia dell’Amiens, ha collezionato ben 8 presenze (di cui 6 da titolare), impreziosite da un assist e un goal. Particolare invece il cammino di Oikonomou: all’Aek di Atene ha ritrovato continuità di utilizzo, con addirittura due presenze in Champions League. Minor utilizzo invece si segnala per Cesar Falletti (Palermo), Luca Rizzo (Foggia) e Crisetig (Frosinone) che fino ad ora non hanno ancora inciso. A fine stagione il sodalizio rossoblù deciderà chi riportare a casa e chi “monetizzare”, eventualmente, sperando sempre che le scelte siano quelle che riportino giocatori maturati e pronti “subito” ad essere utilizzati per la Prima squadra.

(Fonte Marcello Giordano – RdC – Photo Pietro Pieralisi)

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