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Il Resto del Carlino – Intervista a Carlo Nervo: “Questo Bologna è una squadra potenzialmente forte”

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Nonostante il mercato sotto tono e il periodo di crisi che sembra non voler finire, Carlo Nervo ci crede. In un intervista con Massimo Vitali del Resto del Carlino l’ex centrocampista, che ha militato con i rossoblu dal 1994 al 2007, ha infatti parlato della situazione attuale in casa Bologna, complimentandosi con Saputo, lanciando una piccola critica a Mihajlovic e addirittura un consiglio a Roberto Mancini, che a giugno guiderà gli azzurri al Dall’Ara nel match di Nations League contro la Germania.

Il mercato di gennaio da poco concluso ha portato sotto le Due Torri i soli Aebischer, Kasius e Rojas, che dovranno fin da subito contribuire a rialzare un Bologna in crisi; Nervo rimane però ottimista: “Speriamo che col mercato si siano chiuse le polemiche, vedo troppo scetticismo attorno a questa squadra. Sicuramente tutte queste sconfitte non rasserenano l’ambiente. Un mese e mezzo fa c’era un’altra classifica e altri obiettivi, ma non cambio idea: se analizzo uno per uno i calciatori della rosa per me il Bologna resta una squadra potenzialmente forte”

Nervo ha parole per tutti, anche per Skov Olsen che solo poche settimane fa ha lasciato Bologna per il Club Bruges: “Le qualità le ha, ma da certe sue dichiarazioni mi è sembrato che avanzasse troppe pretese in rapporto al poco che ha dimostrato. Io credevo in questo ragazzo, ma se non voleva più restare il club ha fatto bene a cederlo. Bologna è una piazza importante, se vesti questa maglia devi esserne orgoglioso e non farlo controvoglia”. Complimenti, invece, per il patron Joey Saputo: “In questi anni ha posto le fondamenta, costruendo una struttura societaria che in prospettiva può portare la squadra a scalare posizioni di classifica. E parlo di alta classifica”; ritornando invece sulla situazione attuale dei rossoblu, secondo Nervo è ancora presto per trarre conclusioni: “Tanto per cominciare Verona e Sassuolo non sono più forti del Bologna. E non lo è nemmeno l’Empoli, che però domenica sarà il caso di battere, altrimenti tocca cominciare a guardarsi alle spalle”. 

Nervo parla anche di Nazionale, quasi vent’anni dopo il suo esordio con gli azzurri nel pareggio con la Turchia del 20 novembre 2002: “Poi ne ho giocate altre cinque, coronando un sogno. E non ho mai smesso di ringraziare il Bologna, perché senza il Bologna in Nazionale non sarei mai arrivato. Il mio idolo? All’inizio Bruno Giordano, poi è esploso Roberto Baggio, vicentino come me”. A proposito di Nazionale, nell’ultimo stage tra i convocati di Mancini non c’era neanche un giocatore rossoblu: “Il Bologna oggi ha tanti nazionali straniere. Però Orsolini avrebbe meritato di stare tra quei trentacinque: ha ancora tanto da dare, sia al Bologna che alla Nazionale”. E, restando in tema allenatori, su Mihajlovic dice: “Sinisa resta un grande allenatore, ma da lui mi aspetto qualcosa in più. Lo ripeto: Verona, Sassuolo e Empoli non sono meglio meglio di noi. E se nell’ultimo mese e mezzo si sono perse tante partite non si possono tirare in ballo solo il Covid e la sfortuna”.

Infine, una piccola parentesi sul presente di Nervo, a cui è stato proposto di fare il presidente del Bassano: “Ci sto pensando. Bassano è casa mia e ho trovato un gruppo di imprenditori seri che hanno messo in campo un progetto importante. La squadra è in Eccellenza e io farei il presidente senza portafoglio; non sono mica Saputo eh…”. 

Fonte: Massimo Vitali, Il Resto del Carlino

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