Bologna FC
Il Resto del Carlino – Intervista a Romano Fogli
In occasione del cinquantaseiesimo anniversario dalla conquista dell’ultimo scudetto rossoblù, Massimo Vitali ha sentito per l’occasione uno degli eroi che compirono quell’impresa: Romano Fogli. Più di mezzo secolo trascorso dall’ultimo campionato conquistato del Bologna, un’impresa ricordata con tanta emozione: «La giocata di cui vado più orgoglioso non è stato il primo gol, quanto l’assist per il bis di Nielsen: far passare la palla tra Guarneri e Picchi coi tempi giusti non era facile». Tanti gli anni trascorsi dalla conquista di questo ultimo successo per i rossoblù che, con l’avvento di Saputo, hanno ora tutte le carte in regola per tornare «ad alzare un trofeo importante». Calcio giocato, ma non solo, e così anche il rinnovo del Dall’Ara raccoglie il consenso di Fogli: «Il Dall’Ara ha un’anima e non va cambiata». Ulteriori apprezzamenti vanno anche al condottiero del Bologna, Sinisa Mihajlovic, che ha reso il Bologna «uno spasso da vedere giocare», dimostrandosi inoltre un gigante nella sua lotta contro la leucemia. Con la ripresa del campionato i rossoblù dovranno affrontare due nuove sfide: il caldo e l’assenza dei tifosi, due elementi che hanno caratterizzato la vittoria dello scudetto ben cinquantasei anni fa. Una vittoria quella del tricolore ottenuta dalla prima squadra ma che, per ripetersi, dovrà poggiare su solide basi, tra cui quelle di giovani di belle speranze. Una peculiarità quest’ultima di cui i rossoblù non difettano: «Ne ho visti di bravi ma bisogna avere la pazienza di aspettarli: non tutti sono come Mancini e Macina. Quando arrivarono a Casteldebole dopo venti minuti di partitella dissi a Perani (che nella seconda metà degli anni ‘70 assieme a Fogli gestiva il settore giovanile, ndr): Marino falli uscire: se li vede qualcuno ce li porta via!»
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