Bologna FC
Il Resto del Carlino: Inzaghi sfida i fantasmi
Toh, guarda un po’ chi si rivede: Davide Ballardini, allenatore rossoblù nella sciagurata stagione ’13-’14.
Finita purtroppo con la retrocessione: e per forza. La cessione di Diamanti a mercato chiuso, con sostituti non all’altezza ( Frieberg e Ibson). Un destino scritto a chiare lettere, con una dirigenza allo sbando, che non sapeva più che pesci prendere. Le sole due vittorie in venti partite, a fare da coronamento di un girone maledetto. La discesa agli inferi, infine.
Per questo, di Davide Ballardini, non è che sia rimasto un gran ricordo, nell’universo rossoblù: nonostante la vittoria, trent’anni fa, di un titolo nazionale coi Giovanissimi (con Anaclerio e Travera in squadra). Discorso diverso sotto la Genova Rossoblù: dove l’allenatore ravennate, al terzo ritorno in carriera, è acclamato a mo’ di eroe. Per i tanti derby vinti con la Samp, e non solo: le qualità salvifiche, in generale. La fama di santone, guadagnata sul campo. L’esempio? L’anno scorso: una squadra allo sbando, allenata da Juric. Che dopo poche giornate salta: arriva il Balla, e la musica cambia. 12esimo posto finale, con 41 punti. Più del Bologna: che domenica sfiderà il suo passato.
Con Inzaghi in panchina: che col Balla condivide un passato alle giovanili del Milan. E ringrazia ogni giorno di avere Saputo come presidente: certo, gli è andata meglio che al collega. Che all’epoca non trovò di certo la miglior dirigenza della storia (mettiamola così) ed oggi, con Preziosi, non è che se la passi meglio. In sintesi, comunque, sarà la prima volta che i due allenatori si sfideranno: due tipi di Emilia-Romagna antitetiche, di fronte. Quella in odor di Lombardia piacentina contro quella romagnola-bizantina: a suo modo, un particolare tipo di derby…
Fonte: Il Resto del Carlino
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