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Il Resto del Carlino – Juventus-Bologna, intervista a Marco Di Vaio: “Nel 2010 una notte indimenticabile. Domani abbiamo le carte in regola per dare fastidio”
Marco Di Vaio a Bologna è un totem. Non solo per quei tanti gol coi quali ha regalato stagioni indimenticabili ai tifosi del Bologna, ma anche e soprattutto perché Di Vaio è l’uomo dell’ultima vittoria a Torino dei rossoblù. La doppietta dell’attaccante, proprio ex Juventus, 10 anni fa regalò alla squadra allenata da Alberto Malesani una vittoria che mancava da 30 anni. Oggi che sono passati 10 anni da quella impresa firmata da Di Vaio, è lui stesso a sognare di vedere dagli spalti il “suo” Bologna compiere nuovamente l’impresa.
RICORDI – Di Vaio ricorda perfettamente quella sera e quella stagione. La vittoria arrivò in un momento anche complicato della stagione e ovviamente la partita era molto attesa, visto che dall’ultima vittoria in casa bianconera era passato tanto tempo: “Davvero. Tanti, peccato che non abbiamo più vinto a Torino. Fu una notte magica per, per il Bologna che in campionato non vinceva in casa della Juve da 30 anni. Mi auguro che si possa ripetere quell’impresa, la prima nello Stadium. Così sarebbe ancora più bello”.
Non solo l’emozione e le statistiche, ma anche il campo: “Penso di aver fatto uno dei peggiori primi tempi di quella stagione, poi nella ripresa Malesani mi continuava a dire di stare lì, di marcare Grygera, di aspettare perché l’occasione sarebbe arrivata. E infatti, da quella parte abbiamo sfondato un paio di volte”.
La stagione fu importante per il Bologna che, nonostante i cambi societari e le difficoltà riuscì comunque a salvarsi: “In effetti la vittoria arrivò dopo tre mesi in cui siamo passati da Porcedda, che non pagava gli stipendi e il pericolo di fallire, all’entrata dei nuovi soci che mi fu comunicata prima della partita col Parma. Poi l’avvento di Zanetti, il passaggio a Pavignani prima e a Guaraldi in seguito. Abbiamo trascorso mesi burrascosi, ma la squadra è sempre rimasta concentrata e questo è stato un grande orgoglio per tutti noi. Alla fine, a salvezza raggiunta, abbiamo pagato tutto questo stress”.
Quella stagione fu particolarmente prolifica per Di Vaio che segnò 19 reti, il suo ricordo però è da vero bomber: “Sono rammaricato di non essere riuscito a toccare quota 20”.
EMOZIONE – Le emozioni di quella storica vittoria sono custodite nella memoria e nel cuore dell’ex attaccante. Alcune di queste emozioni sono legate al rientro quella stessa notte a Bologna: “Impossibile dimenticare. Arrivammo in aeroporto alle due e mezza, c’erano mille, forse anche millecinquecento persone ad attenderci. Ci scortarono fino a Casteldebole”.
Anche a casa c’erano moglie e figlia ad attenderlo: “È stata un’emozione anche per lei”. La festa poi continuò anche il giorno dopo… “Ad un certo punto sento qualcuno che in strada intona il coro che mi facevano allo stadio. Era una ventina di ragazzi venuti sotto la finestra di casa mia per ringraziarmi”.
OGGI – Di Vaio oggi, come noto, è uno dei dirigenti dell’area sportiva del Bologna e il campo lo vive lo stesso ma in un altro modo: “Io sento l’adrenalina della gara del Bologna anche adesso che la vivo sugli spalti”. Quella di domani è una sfida importante perché il Bologna arriva da una partita ben giocata e libero da pensieri di classifica, allora come la vede Di Vaio? “La vedo come una partita complicata. Affrontiamo un gruppo dalle mille vite. Noi, però, arriviamo da una vittoria importante e meritata contro il Verona che ha cancellato il ko col Genoa. Potremmo avere le carte giuste per dare fastidio alla Juve, che è in costruzione. Abbiamo il talento sufficiente per dire la nostra contro tutti”.
Fonte: Franco Caniato, Il Resto del Carlino
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