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il Resto del Carlino – l’Emilia-Romagna amplia le limitazioni
Il Coronavirus è un nemico che può essere contrastato solo attraverso l’efficacia del decreto #IoRestoaCasa. Sono ancora troppi gli italiani a sottovalutare la gravità della situazione.
Facendo un giro per le vie di Bologna è possibile notare l’alto numero di persone che, dopo tutto ciò che è stato chiaramente raccomandato dagli organi istituzionali competenti, popolano ancora le strade. Le motivazioni possono essere molteplici e, ascoltando i notiziari, una parte non trascurabile di queste risulta immotivata.
Nonostante le misure preventive adottate dal Governo, non è semplice passare intere ed interminabili giornate in casa. Molti irrefrenabili sportivi, talvolta improvvisati, sono spinti dalla voglia di fare attività fisica all’aperto e, i parchi – soprattutto con il primo sole primaverile – risultano il miglior luogo in cui dilettarsi a fare sport. Allo stesso tempo, le aree verdi appaiono come le zone a maggior rischio di affollamento.
La Regione aumenta le restrizioni. Ieri, in tarda serata, il Governatore dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini ha varato un provvedimento che limita ulteriormente le attività che provocano assembramenti di persone. A questo proposito, ogni spostamento sarebbe permesso solo in prossimità della propria abitazione.
Dalla giornata di oggi, transitare in bici e passeggiare è consentito esclusivamente per le motivazioni ammesse per gli spostamenti delle persone fisiche: lavoro, salute o altre primarie necessità.
Se passeggiate e pedalate risultassero indispensabili per ragioni di salute e benessere motorio si sarebbe quindi obbligati a farlo nei pressi della propria dimora. Stesso provvedimento per “l’uscita con l’animale di compagnia per le sue esigenze fisiologiche”.
Oltre a tutto questo, il Presidente della regione Emilia-Romagna decreta la chiusura di parchi e giardini pubblici in ogni punto della regione. A Bologna, tale misura, era stata adottata nei giorni scorsi dal sindaco Virginio Merola.
Sulle ulteriori strette in esame, preannunciate giorni fa, il commissario per l’emergenza Coronavirus in Regione, Sergio Venturi, si era già espresso. Aveva infatti apertamente disapprovato alcuni comportamenti dei cittadini: “Fatemi il piacere di rimanere in casa. Basta alle passeggiate di cazzeggio”.
Disposizioni inasprite anche per i bar posti in prossimità di aree di servizio e pompe di benzina: aperture consentite solamente in autostrade e strade extraurbane principali e, “limitatamente alla fascia oraria che va dalle 6 alle 18 dal lunedì alla domenica, per gli esercizi posti lungo le strade extraurbane secondarie”.
Vietata l’apertura di negozi di genere alimentare situati “nelle aree di servizio e rifornimento ubicate nei tratti stradali comunque classificati che attraversano centri abitati”.
Fonte: il Resto del Carlino
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