Bologna FC
Il Resto del Carlino – L’importanza di lavorare sulla mentalità di squadra durante questa sosta
In vista del voler conoscere meglio la squadra e renderla più coesa, Thiago Motta ha ripreso già da ieri, dopo la sconfitta di sabato contro l’Empoli, gli allenamenti; ed ecco che quindi l’allenatore rossoblù ha in mente un preciso schema di routine da far seguire ai suoi, che lascia il pomeriggio e la sera liberi, privilegiando una mattinata di “team building” con una colazione di squadra e poi un lavoro che si sviluppa in sala video, in palestra e in campo.
Nel corso di questa settimana saranno assenti dodici giocatori convocati dalle rispettive nazionali (Aebischer, Arnautovic, Bagnolini, Cambiaso, Juwara, Kasius, Lucumì, Medel, Posch, Skorupski, Vignato, Zirkee) e Soumaoro e Barrow saranno costretti a lavorare a parte probabilmente fino al prossimo weekend; la contusione subita da quest’ultimo durante la partita con l’Empoli lo obbligherà a un allenamento personalizzato almeno fino al lunedì 26 ottobre.
Fino a sabato (domenica e lunedì saranno di riposo) Thiago Motta avrà la possibilità di lavorare su nuovi schemi a centrocampo e sull’incisività offensiva degli esterni, poi da martedì, col ritorno di quasi tutta la squadra, il tecnico potrà intensificare l’allenamento, nell’ottica di una motivazione che serve tanto a questo gruppo.
RITORNO ALL’ORDINE. Il primo punto dell’agenda del mister rossoblù è riportare a Casteldebole qualcosa che manca da tempo: la concentrazione, ovverosia puntare sulla mentalità della squadra. I giocatori, infatti, sin da inizio stagione erano stati investiti di ruoli che non competevano loro, caricati di compiti che non spettavano loro. Da Sinisa che si presentava in conferenza stampa accompagnato dai giocatori, ai confronti sui moduli con diversi di loro, si è perso l’unico ruolo di costoro: essere calciatori. La volontà del nuovo mister è quindi ricreare da zero una tranquillità che permetta ai giocatori di allenarsi al massimo e smettere di pensare a responsabilità fuori dal campo; anche perché, sicuramente tutte le squadre del campionato di Serie A stanno spingendo forte, ma Thiago Motta è convinto che la motivazione potrà portare lontano.
DIREZIONE CENTROCAMPO A 3. Il tecnico rossoblù sarà in grado di coadiuvare il lavoro tra i diversi reparti solo a partire da metà della prossima settimana, ma questo lo non spaventa; come ha già dimostrato diverse volte, questo allenatore è capace di fare necessità virtù e ha in mente di utilizzare questo tempo di sosta per lavorare sul problema principiale di equilibrio della squadra: la linea mediana. L’idea già accennata di passare a un centrocampo a 3 (con Dominguez, Medel e Schouten) sembra prendere sempre più forma per evitare agli attaccanti compiti difensivi, ma allo stesso tempo chiedere loro quegli strappi che più si confanno al loro ruolo. Considerando Medel centrocampista, Soriano passa avanti: le sue condizioni psico-fisiche non gli consentono di essere mezzala; dal momento che è considerato un trequartista, potrebbe giocare a supporto di due punte: probabilmente nella testa del mister c’è l’idea di inserire Moro e Ferguson nelle nuove rotazioni.
SULLA STRADA DEL GOL. Le motivazioni di Thiago Motta non si sono fatte e non si faranno scalfire dal suo esordio negativo contro l’Empoli; procedendo con una difesa a quattro, il mister vuole utilizzare questo modulo per aumentare la proposta di gioco e gol: non basta avere solo un giocatore (Arnautovic) che mentalmente e tatticamente riesce ad assolvere questo compito, ma bisogna lavorare anche su Barrow, Vignato e Orsolini. Nel corso della pausa è obiettivo del nuovo allenatore inistere su quest’ultimo in modo tale da rimediare alla poca continuità avuta da costui nell’ultimo anno.
Fonte: Marcello Giordano, Il Resto del Carlino
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