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Il Resto del Carlino – L’intervista a Pagliuca: “Il Bologna è pronto per l’Europa”

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L’ultima apparizione del Bologna in una competizione europea risale a più di vent’anni fa. Per la precisione era il 27 agosto 2002, quando i rossoblù scesero in campo contro il Fulham nella finale di ritorno della Coppa Intertoto. La partita terminò 3 a 1 per gli inglesi, trascinati dai gol di Inamoto. 
Il giorno dell’ultima sfida europea del Bologna, in campo c’era ancora Gianluca Pagliuca, opinionista ed ex calciatore che ha indossato la maglia rossoblù dal 1999 al 2006. Ora che i felsinei stanno vivendo un ottimo momento di forma (settimi in classifica a quota 35 punti e reduci dalla splendida vittoria casalinga contro l’Inter), Il Resto del Carlino ha intervistato l’ex portiere 56enne. 
Ecco alcune delle sue dichiarazioni. “Devo essere sincero: a settembre non me lo sarei mai aspettato. E grandi meriti vanno a Motta, che si è rivelato una bellissima sorpresa. Non lo conoscevo, lo ammetto, ma ho visto come ha cambiato in meglio il Bologna in così poco tempo. Il segreto? Ha azzerato le gerarchie e ha saputo responsabilizzare tutti. Il risultato è che Orsolini non l’ho mai visto così in palla, Soriano è tornato ad essere un giocatore che incide, Skorupski sta facendo parate che pesano, i nuovi acquisti sembra che siano qui da anni. E la squadra gioca a calcio e vince” afferma Pagliuca, che prosegue raccontando come questo Bologna gli ricordi il Bologna di Guidolin (“Forse non era appariscente ma sapeva essere concreto: in campo imbrigliavamo gli avversari“). L’ex giocatore ha in seguito commentato la partita di sabato contro i nerazzurri di Simone Inzaghi: “Diciamo pure che non c’è stata partita. Grandi meriti vanno al Bologna ma ho l’impressione che in campionato siamo destinati a vedere spesso un’Inter un po’ scarica“. Riguardo alla possibilità che qualche big si possa interessare a Motta in futuro, Pagliuca non si sbilancia. “Thiago sta facendo un percorso importante, è un allenatore giovane, porta idee nuove, vince: ha le caratteristiche per meritarsi l’attenzione di tutti. È normale che se il Bologna continuerà con questo passo a giugno le grandi guarderanno a Casteldebole. Non sono nella sua testa, ma non credo che un allenatore che ha appena cominciato un percorso importante con un club come il Bologna decida di abbandonare subito il progetto. Io penso e spero che un po’ di tempo possa restare. E sono convinto che resterebbe volentieri“. E per quanto riguarda il settimo posto, Pagliuca parla dello spettro della Juventus: “Ovviamente per restare settimi bisogna che alla Juve vengano lasciati i quindici punti di penalizzazione: ma lì siamo solo all’inizio. Dopodiché, in prospettiva, è proprio la Juve l’avversario da cui guardarsi: al di là del suo valore tecnico, oggi la squadra di Allegri è una belva ferita, che gioca con la rabbia addosso. La prospettiva europea è vicina, il club è pronto: ma la strada è ancora lunga“.  
 
(Fonte: Massimo Vitali per Il Resto del Carlino)
 

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