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Il Resto del Carlino – L’undici anti-Udinese e il dubbio Orsolini

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Servirebbe più che mai, ora. Di solito, è una formula utilizzata quando si invoca il ritorno di una vittoria: ma questo sappiamo bene non essere un problema del Bologna. Che di gare da tre punti ne ha accumulate già in quantità, e in tal senso non sembra volersi fermare.

Ma, difatti, s’è fermato Ndoye. Che dovrà stare lontano dai campi per almeno sei settimane, a seguito dello strappo ai flessori rimediato in occasione del match contro la Dea. E con un Karlsson ancora fermo ai box o comunque non recuperato al 100% (parola di Thiago), Orsolini potrebbe esser costretto agli straordinari, nonostante l’ultimo match da titolare risalga al 12 novembre e il ragazzo abbia giocato solo uno spezzone nella sfida con l’Atalanta. È il suo, il ritorno che si invoca.

La (giovane) alternativa e le altre

Ma c’è un’altra possibilità. Perché Thiago s’è sempre distinto per il coraggio nelle scelte e la capacità di responsabilizzare i più giovani, come testimonia la formazione mandata in campo in Coppa Italia contro l’Inter. E pescando tra le alternative, ancora una volta questa potrebbe rispondere al nome di Kacper Urbanski. Il polacco è apparso sempre più coinvolto nelle ultime settimane (anche considerando i diversi infortuni che hanno falcidiato sulle fasce rossoblù), e potrebbe partire addirittura da titolare (con Orsolini pronto a subentrare), o partire dalla panca (col 7 che in questo caso giocherebbe dal 1’).

Certo, vi sarebbero poi anche altre possibilità: inserire Lykogiannis, spostando però Saelemaekers a destra, oppure dirottarvi Ferguson, col ruolo dello scozzese che verrebbe così coperto da Fabbian. Ad ogni modo, tutto sembra propendere per la staffetta Orsolini-Urbanski, che permetterebbe così di non stravolgere eccessivamente il piano squadra.

Tra difesa e centrocampo

Le altre scelte sembrano maggiormente definite, seppur con qualche questione ancora aperta. Confermato Skorupski tra i pali, nel reparto arretrato sicuri del posto sono Posch e Calafiori, ma resta ancora da svelare l’identità del compagno dell’ex Basilea. La scelta, inevitabilmente, ricadrà su uno tra Beukema e Lucumì, con Kristiansen a completare il quartetto difensivo, a meno che Thiago non voglia spostare il colombiano sulla sinistra per un assetto decisamente più prudente.

Al contrario, pochi i dubbi a centrocampo: Freuler e Moro avranno a piena disposizione la cabina di regia, così come Ferguson la capacità di spaziare liberamente tra le zone del campo. Tutto, al fine di supportare quello sicuramente intoccabile, quello col nove sulla schiena.

(Fonte: Il Resto del Carlino – Marcello Giordano)

 

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