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Il Resto del Carlino – La carica dei 22mila per spingere il Bologna contro il Milan

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Bologna vs Milano. Tutto in una notte. Con Milan e Olimpia accolte sotto le Due Torri da un caldo abbraccio che mister Mihajlovic e coach Martino sperano si tramuti in una morsa letale. Città del calcio e (mezza) città dei canestri sull’asse PalaDozza-Dall’Ara dalle 18, e in vorticosa sequenza, proveranno a dare un dispiacere ai due squadroni calati dal nord e tarati per traguardi sontuosi. Ma il bello dello sport è che nessun traguardo è precluso e che sognare non costa nulla. Sogna il Bologna di Mihajlovic, che questa notte tenterà uno sgambetto ai rossoneri che al Dall’Ara, udite udite, manca addirittura da diciannove anni. Appuntamento speciale che vale l’abito delle grandi occasioni. Tradotto in biglietti: oltre 22mila tagliandi venduti e altri 5mila, tra distinti e tribuna, che ancora cercano un padrone. Impossibile di questo passo il tutto esaurito ma già così, in tempi di capienza al 75 per cento, è record stagionale e comunque roba da leccarsi i baffi. Un Dall’Ara così pieno non lo si vedeva dal 22 febbraio 2020, Bologna-Udinese 1-1, ultima partita sotto le Due Torri prima che la mannaia del Covid calasse sull’Italia e sull’intero il pianeta, riempiendo gli ospedali e svuotando gli stadi. Questa è una notte speciale anche per lo ‘special guest’: Zlatan Ibrahimovic. Se il lungo corteggiamento di Mihajlovic fosse andato in porto oggi Ibra vestirebbe la maglia del Bologna. Non è successo, e forse non poteva succedere. Può succedere invece che Stefano Pioli, un ex che qui ha lasciato dolci ricordi da tecnico preparato e persona perbene, proprio questa notte regali allo svedese una maglia da titolare, riproponendolo dopo l’infortunio al centro dell’attacco: ballottaggio apertissimo con Giroud. Ma Ibra è Ibra e quelle contro di lui non sono mai sfide qualunque. Se lo ricorda ancora Claudio Terzi, che il 4 ottobre 2008 vide un marziano che sul prato del Meazza a mezzo metro da lui s’inventò un gol di tacco con una piroetta in volo degna di Roberto Bolle. Quello era l’Ibra nerazzurro, Inter-Bologna 2-1, con Arrigoni in panchina. Zlatan, che curiosamente è nato lo stesso giorno del Bologna (il fatidico 3 ottobre), in carriera ha già castigato i rossoblù con 6 reti. Le ultime due le ha realizzate in un colpo solo il 21 settembe 2020 al Meazza, alla prima di campionato. Poi, al ritorno, al Dall’Ara Skorupski si tolse lo sfizio, platonico, di parargli un rigore, impresa vanificata dal tap-in vincente di Rebic. Resta il fatto che il gigante Zlatan col Bologna ha uno score di 7 vittorie, 2 pareggi e nessuna sconfitta. Ma chissà che l’onda dei 22mila del Dall’Ara non possa riscrivere la storia.

Fonte: Massimo Vitali, Il Resto del Carlino 

 

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