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Il Resto del Carlino – La fede vacilla anche fra i pretoriani di Sinisa

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Soriano, Medel, De Silvestri, Sansone, Arnautovic: anche i fedelissimi di Mihajlović iniziano a mostrare a manifestare perplessità verso il tecnico e le sue idee di gioco. «Ci metto tutto me stesso, gioco per la squadra, ai miei gol preferirei la vittoria. Ma qualcosa non va e non so dire cosa», le parole con cui Marco Arnautovic si è espresso dopo il pari con lo Spezia. Come a dire: non spetta a me dire quale sia la soluzione dei problemi.

Di sicuro il problema non è l’attaccante alla voce gol, il Bologna è soltanto Marko Arnautovic. È lui soltanto anche alla voce gioco, con i rossoblù che lanciano palla lunga sperando nelle sue invenzioni. Che il numero nove abbia un rapporto privilegiato con il tecnico, più volte definito come un fratello maggiore non c’è dubbio.

Che Marko ci stia mettendo anima e corpo lo testimonia il campo, su cui ha concentrato tutte le proprie energie dopo gli screzi e i dubbi seguiti all’offerta dello United rifiutata dal club. Ma non basta. Pure capitan Soriano è in difficoltà e non da oggi: «Ho perso la maglia da titolare. Preferirei il ruolo di trequartista ma faccio quello che c’è da fare».

Partita con lo Spezia di grande spessore, condita anche da uno splendido assist per Arnautovic per un altro dei senatori della squadra, il pitbull Gary Medel. Alla vigilia del campionato è stato proprio il difensore cileno a chieder a Sinisa il ritorno al 3-5-2, sebbene il modulo non preveda un ruolo ideale per lui.

Non abbandona la barca in tempesta neppure Sansone: rigore conquistato con la Salernitana (e pure a Roma con la Lazio), ma pure un’occasione divorata contro i campani più difficile da sbagliare che da segnare, perché nessuno ha la testa leggera. Anzi, la responsabilità, data dalla presenza in conferenza alla vigilia della prima di campionato, le aumenta.

Perché Sinisa ha voluto al proprio fianco quei senatori che, nel corso di un faccia a faccia seguito alle figuracce nelle amichevoli con Az e Twente, gli chiesero un cambio modulo e il ritorno al 3-5-2 dopo un’estate passata a lavorare (sul campo e sul mercato) sul 3-4-1-2. C’erano pure Medel e De Silvestri, tra i pretoriani del tecnico, in quella circostanza.

E ci sono tutt’ora: gli stessi schierati in gare chiave come Lazio e Spezia, con Medel e Arnautovic regolarmente tra i migliori. Gli unici, gli ultimi a non arrendersi, mentre su tutti gli altri, il peso delle difficoltà inizia a pesare. Anche per questo, la società riflette sulla posizione del tecnico considerato che all’interno della rosa tanti elementi vivono da 3 anni una situazione anomala e faticano ormai a reggerla.

Fonte: Il resto del Carlino, Marcello Giordano

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