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Il Resto del Carlino – La storia insegna che il Bologna ce la può fare

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L’ingresso in zona retrocessione non cambia i piani convinzionali della dirigenza del Bologna quindi nell’attesa che la squadra, come da lessico donadoniano, cresca e migliori, ci si può parzialmente consolare rivolgendo lo sguardo al passato: i precedenti dicono che i rossoblù sono riusciti a evitare la retrocessione in B anche dopo inizi peggiori.

11 punti in 13 giornate, il peggior bottino in serie A dell’era Saputo: stagione 2015/16 due punti in più, stagione 16/17 cinque punti in più, stagione 17/18 sei punti in più. C’è stato anche chi al pronti via ha fatto uguale o peggio e alla fine ha salvato le penne o addirittura ha sfiorato l’Europa. Renzo Ulivieri, nel lontano 1997/98, aveva firmato un’andata disastrosa, ma avere 12 punti alla tredicesima giornata non impedì alla squadra, grazie ai 22 gol di Turbo-Baggio, di piazzarsi all’ottavo posto. I precedenti più recenti, da quando la Serie A si è allargata a 20 squadre, sono ancora più rassicuranti. Dal 2011 al 2014 sono sempre stati fatti proprio 11 punti in 13 partite, quando alla cattedra in presidenza sedeva Albano Guaraldi, e solo nell’ultimo anno si scivolò in B. 11 punti anche nella stagione 2011/2012, quando dopo cinque partite arrivò Pioli e a maggio i rossoblù si piazzarono noni con addirittura 51 punti. Ma il precedente più assurdo ci riporta al 2008/09, quando Mihajlovic di punti ne aveva fatti solo 9 a questo punto di stagione, ma quel Bologna si sarebbe salvato all’ultima giornata dopo un valzer di allenatori.

 

La storia insegna che il Bologna ce la può fare, e il Bologna ce la farà. 

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