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Il Resto del Carlino – Match d’alta classifica: Mihajlovic ritrova Inzaghi

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Dopo il 2-0 rifilato dal Bologna alla Lazio lo scorso febbraio, le strade di Simone Inzaghi e Sinisa Mihajlovic si incroceranno nuovamente, questa volta al Giuseppe Meazza per un Inter-Bologna dal sapore di alta classifica.

Già, perché nonostante i nerazzurri abbiano cambiato guida, con l’addio di Conte e l’arrivo dell’ex allenatore della Lazio, e al momento si ritrovino a due punti dalle prime della classifica, le grandi potenzialità della rosa sono già state intraviste nelle tre partite giocatesi fin qui – a queste vada aggiunta anche l’amara sconfitta in Champions in extremis contro il Real Madrid.
Ma è cominciato bene anche il campionato del Bologna: dopo la partenza sbagliata in Coppa Italia contro la Ternana, gli uomini di Mihajlovic hanno ripreso a racimolare punti e risultati positivi. 7 punti dopo tre partite, questo il bottino del tecnico serbo e del suo vecchio compagno di squadra ai tempi della Lazio.

 I due insieme, in cinque stagioni, hanno alzato, con la maglia biancoceleste, uno scudetto, due Coppe Italia e una Supercoppa italiana. Una striscia vincente cominciata dal 1999 e proseguita negli anni a cavallo del Duemila, proprio quando il calcio italiano sembrava non appartenere più solo ed esclusivamente alla triade Juventus-Inter-Milan. Con loro, lo spogliatoio era vissuto da personalità e campioni importanti come Nedved, Simeone, Veron senza dimenticare il capitano Alessandro Nesta, come ricorda Massimo Vitali nell’articolo di stamane.

Dal 2004 il percorso di Inzaghi e Mihajlovic ha preso due direzioni differenti: il primo è rimasto a Roma fino alla scorsa stagione, proseguendo la carriera da giocatore e vestendo poi i panni da allenatore. Il secondo, invece, si è trasferito all’Inter negli ultimi anni da calciatore prima di appendere gli scarpini al chiodo e accettare una nuova sfida da tecnico, girando sette piazze in undici stagioni.

Domani si ritroveranno da avversari a Milano, città tanto cara a Sinisa e possibile terra di fortuna per Inzaghi. Proprio il serbo, una volta concretizzatosi il passaggio del tecnico piacentino sulla panchina dell’Inter, era stato individuato come sostituto perfetto da Lotito per la Lazio. Una serie di concomitanze e di mancati accordi non ha permesso di fare quell’ulteriore passo che avrebbe di fatto riportato Mihajlovic nella capitale dopo circa diciassette anni. Alla fine, grazie anche alle rassicurazioni di Saputo, il Bologna non è dovuto tornare alla ricerca di un allenatore con il serbo intenzionato a rispettare il contratto con i rossoblu.

Oggi, Mihajlovic scioglierà gli ultimi dubbi di formazione per preparare al meglio la sfida contro il suo amico Simone Inzaghi. Il bilancio, tra i due, recita 2 vittorie per il tecnico del Bologna, 3 per quello dei nerazzurri e 3 pareggi. Quasi un equilibrio perfetto…

 

Fonte: Il Resto del Carlino, articolo di Massimo Vitali

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