Bologna FC
Il Resto del Carlino – Mihajlovic, a La Spezia, si gioca gran parte del proprio futuro rossoblù
La trasferta di La Spezia vista come uno spartiacque, l’ennesimo. Come lo scorso 21 febbraio, durante lo scorso campionato, dove un Bologna febbricitante (nelle cinque ultime partite quel Bologna aveva raccolto un solo punto), vincendo 2 a 1 al Picco, aveva assunto un’aspirina, dando qualche certezza in più alla panchina, traballante, di Sinisa Mihajlovic.
Dall’altra parte, nell’altra panchina, c’era un Thiago Motta che i “rumors” dei portici bolognesi darebbero come possibile candidato alla guida della nave rossoblù, nel caso di un debacle in Liguria. Oggi, l’allenatore spezzino è quel Luca Gotti, che ricordiamo con grandissimo affetto qui a Bologna (fu il vice di Donadoni, dal 2015 al 2018).
Tornando alle cose di casa nostra, la contabilità di classifica narra di soli due punti in quattro partite, un bottino magrissimo che riporta alla mente l’infausta stagione del 2013/14 (l’ultima stagione in cui retrocedemmo), dove alla quarta partita i punti erano i medesimi. Pochi, maledettamente pochi: e la riflessione non si ferma certo ad una traballante classifica (figlia anche di due trasferte abbastanza proibitive e di un mercato tardivo, per quanto di buona fattura), ma non può non tenere presente della difficoltà, quasi genetica degli ultimi tempi, che questa squadra ha nel produrre gioco e trovare la via della rete (solo Marko Arnautovic ha segnato, fin qui, in campionato), che sta rendendo assai complicata la prosecuzione del rapporto fra la Società di Joey Saputo e il suo allenatore. Se a questo aggiungiamo alcune prese di posizione ed esternazioni pubbliche di malcontento (l’ultima, in ordine di apparizione, sull’ultimo acquisto, il difensore Posch), che sicuramente non sono state gradite da proprietà e dirigenza, si comprende come la situazione sia particolarmente precaria e complicato diventa il prevedere una possibile continuazione di Sinisa sulla panchina rossoblù.
Le soluzioni, quelle esterne, potrebbero portare il nome di allenatori “liberi” quali Thiago Motta, Roberto De Zerbi (quello che proferì in un’intervista la frase “Bologna è una bellissima città, ma il calcio è un’altra cosa”), e il “normalizzatore” Claudio Ranieri, che dall’alto della sua carriera e del suo palmares, potrebbe essere colui che traghetterebbe la squadra fuori dalle secche di una percorso che non riesce a ritrovare gioco e la porta.
Ma fra questi discorsi e il futuro c’è la partita di domani, alle 15, a La Spezia, una trasferta complicata più del previsto (visto che nelle ultime dodici giocate dai rossoblù, ha visto solo una vittoria), che non lascia margini di errori e, per dare continuità alla panchina di Mihajlovic, chiama a gran voce un solo risultato: la vittoria.
In bocca al lupo, Mister!
(Fonte Massimo Vitali, RdC)
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