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Il Resto del Carlino – Mihajlovic tra amarezza e sogni europei

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Quando all’ultima giornata dello scorso campionato Sinisa Mihajlovic tratteggiava lo scenario perfetto sognava che il mercato portasse alla corte di Casteldebole un attaccante e un difensore capace di colmare il buco di Danilo. L’aria di quella serata, però, pareva scettica a tutti, perché si vedeva in Sinisa un certo malumore. “Tutto questo lo vorrei. In un mondo ideale – aggiungeva il mister rossoblù – ma nella realtà sappiamo tutti che non sarà possibile”.

Ai fatti Sinisa aveva ragione a metà. Si, perché se da una parte sono arrivati Arnautovic e Bonifazi, dall’altra un sacrificio in uscita si è reso necessario con l’uscita di Takehiro Tomiyasu, che per 20 milioni di euro più 3 di bonus ha salutato i compagni per dirigersi verso i “gunners” dell’Arsenal. Ma la vera domanda adesso è una sola. Sinisa può definirsi soddisfatto?

SERATA DI GALA. Ieri sera, sul palco di Castiglion Fiorentino (Arezzo), al tecnico è stato consegnato il Premio Fair Play per i risultati sportivi ottenuti in carriera e la tenacia con cui ha combattuto e steso la leucemia. Il tecnico rossoblù nelle interviste della serata ha parlato di calciomercato e degli obiettivi stagionali, ma non ha nascosto la delusione per l’uscita all’ultimo del giapponese volate. “Soddisfatto della squadra? Lo ero tanto, adesso un po’ meno”.

Certamente l’assenza di Tomiyasu si farà sentire soprattutto per la sua duttilità, ma probabilmente a Sinisa è stato consegnato il miglior Bologna possibile e senza particolari lacune.

OPERAZIONE EUROPA 55. Di sicuro nulla è perfetto nella vita e men che meno l’undici rossoblù, ma le ambizioni oggi devono essere quelle dei 55 punti in campionato. Una cosa si può stabilire: alla quarta stagione consecutiva alla guida del Bologna è d’obbligo alzare l’asticella. Non sarà facile passare dai 41 punti dell’anno scorso ai 55 punti prefissati da Saputo, ma ad oggi, togliendo le 7 sorelle del calcio italiano “moderno”, il Bologna se la può giocare con tutti. L’attacco poi è quello di una squadra importante con i Beatles bolognesi (Arnautovic, Orsolini, Soriano e Barrow), che possono trascinare la squadra verso i lidi più ambiti. E chissà, perché non proprio in Europa?

fonte: Massimo Vitali

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