Il Resto del Carlino – Motta e Gilardino: qualità in rampa di lancio

Si sfregano le mani, i tifosi di Bologna e Genoa. Perché sanno di avere un altro patrimonio, oltre quello portato dai loro giocatori, un patrimonio che spesso porta punti e vittorie, oltre quelle garantite dai giocatori. Questo patrimonio corrisponde a una coppia di nomi che sta via via affermandosi sempre di più, quella dei due tecnici Motta e Gilardino.

Le analogie

Ad accomunare i due, in primis il fattore anagrafico: entrambi sono nati nel 1982, entrambi hanno oggi 41 anni, un’età relativamente giovane se si pensa soprattutto al calcio italiano, dove i nomi dei grandi tecnici solitamente si affermano a primavere ben più avanzate.

E invece, loro sembrano aver già scalato determinate gerarchie. Perché ad avvicinarli c’è soprattutto l’incredibile lavoro portato avanti nel 2023: Motta ha riportato il Bologna nel giro di quelle che contano, conoscendo il suo apice proprio negli ultimi mesi, Gilardino, invece, ha prima ricondotto il Genoa nella sua dimensione naturale – la Serie A – quindi ha intrapreso un percorso di crescita e rinnovamento della squadra, che oggi la fa navigare nelle tranquille acque di metà classifica (con ben 20 punti conquistati).

Cosa li lega agli avversari

Ma vi sono anche altri intrecci, che incrociano le carriere dei due ex giocatori. Motta fu bandiera del Genoa, prima di allenarla; Gila fece la fortuna del Bologna nella stagione ’12-’13, con 13 goal che contribuirono a dare concretezza ad un attacco orfano di Marco di Vaio, e soprattutto ad agguantare l’insperata salvezza.

Ora si troveranno faccia a faccia ma difendendo i colori opposti, chi per riprendere il proprio cammino e ricominciare a macinare punti, chi per dare continuità agli ottimi risultati e all’ultimo piccolo capolavoro contro la capolista. Entrambi, comunque, con la voglia di continuare a stupire e dimostrare il proprio valore. Da avversari, da osservati, da campioni.  

(Fonte: Il Resto del Carlino – Massimo Vitali)

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