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Il Resto del Carlino – Operazione CR7, il Bologna si allaccia le cinture

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Attenzione; tra due settimane si ricomincia, da oggi si riassapora ufficialmente il clima partita, il clima Serie A. E ci aspetta un ritorno col botto, in agenda non troviamo una partita qualunque, ma quella con la Juventus.

Quattordici giorni, come quelli di quarantena da Coronavirus: una spada di Damocle che pende sui venti club di Serie A e che agita i sonni dei medici degli stessi, Gianni Nanni compreso. Ma ad oggi il Bologna può sorridere, da inizio pandemia nessun tesserato ha contratto il virus  e da questo pomeriggio Mihajlovic potrà concentrarsi solamente sulla Juventus. Juventus che invece non pensa ancora ai rossoblù: i bianconeri dovranno prima determinare il proprio cammino in Coppa Italia.

Quello che solitamente può considerarsi un vantaggio, nasconde questa volta delle insidie. Quasi quattro mesi senza gare ufficiali avranno accumulato ruggine su muscoli, polmoni e riflessi oltre ad aver avuto un impatto non da poco sulla psicologia dei ragazzi. Ciò significa che seppure sia vero che la Juventus arriverà con più fatica sulle gambe in previsione del 22 giugno, è anche vero che potrà presentarsi al Dall’Ara già rodata, avrà già rotto il ghiaccio. Il Bologna invece no, non potrà nemmeno contare su qualche meno nervosa amichevole: non sono permesse per ridurre al minimo il rischio di contagi.

Orsolini e soci da oggi potranno ancora dosare le energie evitando accuratamente il doppio allenamento: c’è ancora bisogno di oliare gli ingranaggi, il rischio è quello di mandare tutto all’aria. E se Sarri ha già portato i suoi allo Stadium per una partitella serale, per rivedere accesi i riflettori del Dall’Ara bisognerà, probabilmente, aspettare settimana prossima.

 

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