Bologna FC
Il Resto del Carlino – Palacio & Co.: ingaggi tagliati del 20-30 per cento. Tommasi e il sindacato sono disposti a riflettere
Il Resto del Carlino in edicola questa mattina si sofferma a parlare sul possibile taglio che le società di calcio italiane potrebbero decidere di applicare agli stipendi dei calciatori vista l’inattività di questo periodo.
Infatti, proprio oggi è in programma un vertice in Lega Calcio in cui si discuterà delle ripercussioni economiche dovute alla sospensione del campionato. Stando alle prime stime la decisione di sospendere il massimo torneo italiano costa, in media, ad ogni squadra circa 750mila euro al giorno, 270mila euro il dato che riguarda, invece, il Bologna. Se il campionato di Serie A non dovesse riprendere il danno economico sarà di 30 milioni di euro per ogni squadra. Una vera è propria crisi.
STIPENDI CALCIATORI – Anche i calciatori dovrebbero, quindi, rientrare nei tagli che le società potrebbero essere costrette a fare. Ieri, il presidente dell’Associazione Calciatori, Damiano Tommasi, ha aperto alla possibilità che i giocatori possano rinunciare al 20-30 per cento degli ingaggi stagionali, Tommasi ha anche fissato due condizioni: la prima è che ci sia certezza sulle perdite, la seconda è di non intervenire sui tutti quei calciatori che percepiscono il minimo salariale.
SITUAZIONE BOLOGNA – Il monte ingaggi del club rossoblù si aggira intorno ai 42 milioni di euro, se la riforma dei tagli dovesse concretizzarsi allora il presidente Joey Saputo potrebbe risparmiare una cifra tra i 12,3 e gli 8,2 milioni di euro. Inoltre, la potenziale perdita per la società felsinea dovrebbe variare tra i 21,8 e 17,3 milioni di euro. Quest’ultimo dato però sarà certo nel momento in cui verrà fissata la ripresa degli allenamenti e del campionato.
Fonte: Il Resto del Carlino/Marcello Giordano
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