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Il Resto del Carlino – Fabio Poli: “Buona la prima, bella notizia la permanenza di Arnautovic, ma ora bisogna investire”
Fabio Poli ex attaccante del Bologna, con cui ha accumulato più di cento presenze, e Lazio, con cui ottenne un’insperata salvezza nella stagione 86/87, segnando nello spareggio retrocessione con il Campobasso, è stato intervistato da Massimo Vitali de Il Resto del Carlino sull’attuale situazioni delle sue ex squadre, in particolare dei rossoblù di cui è tifoso. L’impressione che Poli ha ottenuto dalla prima uscita stagionale contro il Cosenza è quella di una squadra «solida, a tratti anche convincente», ma che ancora deve dimostrare il suo valore, non essendo il test contro la squadra calabra abbastanza provante, e che, al momento, risulta incompleta come rosa. Il perno, infatti, sottolinea essere Arnautovic, della cui permanenza si dice felice, ma manca nel reparto offensivo qualcuno in grado di supportarlo a dovere.
Il mercato finora è apparso a Poli come «una campagna cessioni», non sufficiente per dirsi soddisfatti, ma con la sicurezza che a breve arriveranno degli acquisti, altrimenti la stagione rischierebbe di essere complessa. Da tifoso rossoblù, però, si dichiara deluso dalla presidenza Saputo perché vorrebbe una squadra più competitiva, ma la società sembrerebbe essersi ormai accontentata delle stagioni da salvezza facile, una quiescenza senza picchi in positivo o in negativo. Nell’avanzare ipotesi sul perché di questa strategia, Poli riflette sulla possibilità che essa sia legata al non essere ancora riuscito a costruire lo stadio, ma anche, guardando all’attuale mercato, alla possibile volontà di Saputo di cedere il Bologna. Passando alla Lazio, piazza dove è ancora amatissimo, evidenzia anche nella campagna acquisti biancoceleste una mancanza di colpi, escluso Romagnoli, ancor più se paragonata alla Roma, vincitrice di una coppa europea e autrice di ottimi affari di mercato, sia a livello tattico che mediatico.
Infine, prendendo indirettamente il caso Arnautovic, viene chiesto a Poli se in carriera, per amore della maglia, ha mai rinunciato a offerte importanti. L’ex attaccante rossoblù racconta, quindi, di come nell’89, appena prima della partita inaugurale del campionato, la dirigenza della Fiorentina lo chiamò per offrirgli un contratto, ma, per accettarlo, a causa di una vecchia regola secondo cui non si poteva giocare nella stessa stagione con due diverse squadre, avrebbe dovuto simulare un infortunio e non prendere parte al match del suo Bologna contro la Juventus. Poli afferma di aver rifiutato l’affare per un senso di lealtà e per il rifiuto di raccontare una bugia a Gigi Maifredi, allora allenatore del Bologna.
(Fonte: Il Resto del Carlino – Massimo Vitali)
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