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Il Resto del Carlino — Prende vita lo stadio temporaneo

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Lo stadio temporaneo, finalizzato ad ospitare le partite casalinghe del Bologna durante la ristrutturazione del Dall’Ara, inizia a perdere forma, tratteggiato su documentazioni ufficiali e concretizzato da preziosi passaggi burocratici.
L’amministratore delegato Claudio Fenucci ha dato il via all’iter burocratico che porterà alla realizzazione dell’impianto presentando la manifestazione d’interesse sui tavoli di Palazzo d’Accursio. La pratica viene certificata da una nota ufficiale del club che recita: “Bologna Stadio e Bologna Fc 1909 comunicano che è stata presentata presso il Comune di Bologna la manifestazione di interesse per la realizzazione e la gestione sull’area ex Asam dell’impianto che ospiterà le gare interne del Bologna Fc 1909 durante i lavori di riqualificazione dello stadio Renato Dall’Ara”.
 
L’area designata ad ospitare la struttura trova ubicazione nello spazio limitrofo al parco Fico Eataly World, nei pressi dello scalo ferroviario San Donato. Alla presentazione ufficiale della manifestazione d’interesse negli uffici comunali è preceduta la trattativa con il Centro Agroalimentare e la società fondata da Oscar Farinetti, in quanto i terreni designati ad ospitare i lavori appartengono al Caab. L’intesa raggiunta fra le società porta in dote una preziosa collaborazione sul piano gestionale. Gli impianti, che sorgeranno uno fronte all’altro, potranno giovare delle reciproche e necessarie strutture ausiliarie. Il nuovo stadio potrà usufruire dell’ampia area di parcheggio e delle via di comunicazione che portano al Parco Fico, il quale a sua volta vedrà aumentare il bacino dei potenziali clienti per le proprie attività commerciali e di ristorazione, rimpolpato dall’affluenza dei tifosi.
 
Il Bologna F.C. avrà in gestione il nuovo impianto per un decennio dalla sua inaugurazione; al termine del periodo di concessione, la struttura potrà rientrare nella disponibilità dell’Amministrazione comunale. A coprire i costi dei lavori sarà il club del patron Joey Saputo, il quale sarà chiamato ad investire una cifra vicina ai quindici milioni di euro. La durata del periodo di gestazione è stimata fra i sei ed i nove mesi, al termine dei quali lo stadio provvisorio vedrà finalmente la luce.
La società rossoblù confida nel semaforo verde da parte del comune entro la fine dell’estate, in modo da poter intraprendere i lavori di ristrutturazione del Dall’Ara intorno all’autunno del 2022.
 
Il progetto della nuova arena prevede una capienza lievemente superiore alle sedicimila unità, che vedrà una sostanziosa riduzione a 2.700 posti per diventare in sede stabile la casa delle selezioni giovanili e della prima squadra femminile, una volta in cui lo storico stadio cittadino sarà rinato dalle proprie ceneri più splendente di prima.
 
La società rossoblù sarà affiancata nell’iniziativa dal partner Fincantieri, già coinvolto nei lavori di riqualificazione del Dall’Ara. La costruzione dello stadio costituirà una preziosa opportunità imprenditoriale per le aziende del territorio. Sono già stati avviati contatti con Mapei per delineare una possibile collaborazione riguardante le pavimentazioni e gli allestimenti della struttura. Probabile anche la partecipazione di Omsi, l’impresa di Zola Predosa specializzata in sedute che potrebbe occuparsi di seggiolini e poltroncine destinati ad occupare gli spalti del nuovo impianto.
 
Il modo in cui sta prendendo forma il progetto della nuova casa del Bologna testimonia le ambizioni e le intenzioni della dirigenza. Poco importa se la prima squadra sfrutterà la struttura per un periodo limitato, i lavori non sono certo fatti al risparmio. Dietro l’attuazione del nuovo stadio è celato il caposaldo di tutte le grandi proprietà calcistiche: non vi può essere un futuro serio e credibile senza strutture adeguate, che fanno crescere non solo la singola società, ma tutto il movimento. Per questo il fascicolo presentato da Fenucci a Palazzo d’Accursio nasconde una enorme forza simbolica dietro ad un progetto estremamente concreto. Per verificare basterà sondare fra qualche anno le emozioni provate dai ragazzini delle giovanili dopo essere scesi in campo in uno stadio scintillante, nuovo di zecca e specialmente tutto per loro.
 
Fonte: Marcello Giordano, Il Resto del Carlino

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