Il Resto del Carlino – Sabatini vuole lasciare il segno

Come successe nelle sue precedenti avventure alla Lazio, al Perugia, al Palermo e alla Roma, Walter Sabatini vuole lasciare il segno anche nella sua sfida chiamata Bologna. Come ha sempre detto, ogni volta che faceva una dichiarazione, il direttore dell’area tecnica si sente in dovere di far rinascere la città, calcisticamente parlando.

Ecco che dopo aver lavorato in questi anni e aver formato, assieme a Bigon, un ottimo parco giovani, è arrivata l’ora non più di investire ma di acquistare giocatori affermati per far compiere alla rosa il salto di qualità che le permetterebbe di giocarsi stabilmente la parte sinistra della classifica e anche qualcosina in più. Dopotutto per convincere Mihajlovic a rimanere, se gli dovessero arrivare altre offerte, bisogna attrezzargli una squadra adeguata ai suoi obiettivi, che non riguardano certo una salvezza tranquilla.

Come scrive Marcello Giordano, il mercato del Bologna inizia ad accendersi e con lui la persona di Sabatini, intenditore di talenti, che muove i primi passi per guardarsi intorno. Il suo curriculum parla chiaro, ha scoperto giocatori del calibro di Alisson, Szczesny, Marquinhos, Ilicic, Nainggolan, Salah e Lamela, solo per citare coloro che in questo momento sono giocatori di reputazione internazionale.

Proprio su Lamela, Sabatini sta lavorando e cercando di capire se potrebbe diventare un’operazione fattibile nel caso in cui esca Orsolini; l’argentino è in scadenza nel 2022 ma percepisce un ingaggio di 4,5 milioni di euro. Dall’ultima finestra di calciomercato sappiamo anche che il Bologna sta puntando forte su Arnautovic per coprire lo slot della punta tanto desiderata da Mihajlovic, che con l’austriaco di origini serbe non avrebbe neanche problemi di comunicazione.

Per completare la rosa rimane un ultimo tassello, ancora sconosciuto, la certezza è la volontà del direttore di portare un altro nome di livello internazionale, per iniziare la scalata della classifica verso quelle postazioni nobili che un tempo erano l’habitat del Bologna Football Club 1909.

Fonte: il Resto del Carlino, articolo di Marcello Giordano

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