Bologna FC
Il Resto del Carlino – Saputo atteso a Bologna: tempo di rivoluzioni o di conferme?
“Se non è rotto, non aggiustarlo”, e se non avesse mai davvero funzionato?
A Casteldebole è questo il dilemma attuale, con la volontà di cambiare strada dopo anni di risultati considerati “nella media”.
Tutto ha inizio sette anni fa, con Saputo che diventa proprietario della società. Primi anni in crescita sotto la guida di Donadoni, poi una frenata: ogni anno le stesse premesse e gli stessi obbiettivi, sanciti da risultati sufficienti ma mai incredibili.
Per dare una valutazione completa non basta però guardare la classifica: il rapporto creatosi tra giocatori e allenatore, tra tifosi e staff, è qualcosa che va oltre quel numerino che segna i punti totalizzati a fine stagione.
Purtroppo, come nella vita, alla fine di tutto contano i risultati e non è un mistero che Saputo non sia pienamente soddisfatto di quanto ottenuto fin ora. Lo testimoniano le parole del Patron stesso, quando due mesi fa aveva dimostrato il suo disappunto per l’andamento della stagione.
Ecco perché i nomi più caldi, con destini ancora incerti, sono quelli di Mihajlovic e Bigon, entrambi in scadenza di contratto nel 2023.
Per il primo, che nella giornata odierna sarà regolarmente a Casteldebole per dirigere l’allenamento della squadra, la permanenza in rossoblù pare abbastanza sicura. La malattia certamente ha reso il lavoro del tecnico più che mai complicato, ma la linea del club sembra chiara: se Sinisa sta bene, il Bologna a luglio ripartirà con lui.
Discorso più complesso per il diesse: un mese fa la sua partenza pareva ormai certa e la dirigenza aveva individuato in Giovanni Sartori (Atalanta) il sostituto perfetto. Ora invece le cose sono cambiate, e come scrive Massimo Vitali su Il Resto del Carlino: “Il capo azienda Fenucci avrebbe fatto la bocca all’idea di portare Bigon a scadenza posticipando la scelta del nuovo diesse”.
Si attende quindi la decisione di Saputo, che sarà a Bologna per la sfida contro il Genoa. Le vie del successo sono tante, bisogna solo non finire in quella sbagliata.
Fonte: Massimo Vitali, Il Resto del Carlino
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