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Il Resto del Carlino – Saputo sorride, Mihajlovic ruggisce

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C’è Mihajlovic e c’è Saputo: uno a 20 metri dall’altro, ma oggi quello più vicino al campo è il patron rossoblù, accompagnato dai figli Luca e Joey Jr, e qui finiscono le differenze rispetto al solito. Si perchè Sinisa, dalla piccionaia del Dall’Ara, in uno dei box sotto al tetto solitamente dedicato ad una sala-video delle forze dell’ordine, grida ai suoi, senza un attimo di respiro, mentre Joey segue la partita in religioso silenzio, per poi andarsene a fine match soddisfatto: nelle ultime 24 ore ha incassato due vittorie, prima il suo Montreal, poi il suo Bologna.
 
Sinisa e Joey, due modi opposti di vivere il calcio, oggi si rivedranno a Casteldebole e con ogni probabilità getterano le basi del Bologna che verrà.
 
Dicevamo della partita, e delle urla di Mihajlovic ben scandite e udibili in tutto il Dall’Ara, Miha era come se fosse in campo; «Musa, parti ca***», «Vai Robi!», diretto a Soriano, senza poi tralasciare qualche messaggio all’arbitro Piccinini «Non vedevi l’ora di fischiare, eh; hai rotto fischi solo le cavolate». Saputo invece ha parlato solo per congratularsi con i ragazzi al termine della partita.
 
Che il destino dei due debba continuare a incrociarsi, se si vuole, sta scritto anche nel destino; nella partita di sabato in cui i Montreal hanno rifilato a loro volta un poker al Toronto, uno dei marcatori si chiamava proprio Mihajlovic, di nome Djordje, ruolo centrocampista.

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