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Il Resto del Carlino – Serie A, la Procura Federale chiude le indagini sul caso plusvalenze: ecco le richieste di condanna
È entrato ieri nel vivo il processo sportivo legato al primo filone della vicenda legata all’inserimento di plusvalenze fittizie nei bilanci delle società di Serie A. La Procura della FIGC, conclusa la fase investigativa, ha presentato le sue richieste di squalifica e sanzione per i dirigenti e i club coinvolti, tra cui ci sono nomi eccellenti: Juventus, Napoli, Sampdoria, Genoa ed Empoli, i 5 club di A coinvolti finora, e poi altri 6 club di serie minori come Pisa, Chievo Verona, Parma, Pro Vercelli, Novara e Pescara.
Richieste che dunque hanno coinvolto 11 club e 61 dei loro dirigenti, deferiti dalla procura federale a causa di una serie di presunti illeciti amministrativi finalizzati ad alterare la situazione dei bilanci. A questo proposito i dirigenti coinvolti sono stati deferiti a titolo di “responsabilità propria”, in base all’articolo 1 del codice di giustizia sportiva. I club, invece, sono stati deferiti a titolo di “responsabilità diretta” per “gli atti e i comportanti in essere da propri soggetti apicali, dotati di potere di rappresentanza” e per “responsabilità oggettiva per gli atti e comportamenti posti in essere da soggetti apicali non dotati di poteri rappresentanza”.
In virtù di questo impianto accusatoria, la Procura ha proceduto alle richieste di squalifica e sanzione, per club e dirigenti. Tra le figure coinvolte sono presenti nomi importanti, con misure sanzionatorie pesanti. Per il Presidente della Juventus Andrea Agnelli sono stati chiesti 12 mesi di inibizione, 16 per l’ex Chief Football Officer Fabio Paratici, 8 per il vice Presidente Pavel Nedved ed infine 6 per l’attuale DS Federico Cherubini e l’AD Maurizio Arrivabene, Quest’ultimo , all’epoca dei fatti contestati, era parte del CdA e senza nessuna carica e insieme a lui sono stati deferiti anche gli altri membri del CdA bianconero. Per la Juventus, come società, è stata chiesta un’immensa di 800 mila euro. Trattamento simile, ma più leggero per il Napoli, 329 mila euro di ammenda richiesti, e inibizione a 11 mesi e 5 giorni per il Presidente Aurelio De Laurentiis. Con lui sono stati deferiti anche la moglie, nonché vice Presidente, Jacquelin Baudit per cui sono stati chiesti 6 mesi e 10 di inibizione, così come l’altro vice Presidente, il figlio Edoardo De Laurentiis e per la figlia Valentina De Laurentiis. Infine, 9 mesi e 15 giorni di inibizione sono stati chiesti anche per Andrea Chiavelli, AD del Napoli.
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