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il Resto del Carlino – Sisca (medico sociale Bologna): “Abbiamo bisogno di certezze per ripartire”

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Sono giorni di attesa per la Serie A, sempre di più in un vortice dove le certezze sono pari a zero. Il sistema calcio, in questi giorni, attende i protocolli medici definitivi per organizzare la ripresa della attività per la squadra di A. A fare chiarezza su questo tema è stato il medico sociale del Bologna, Giovanbattista Sisca.

Sulle risposte che i medici si aspettano: “Dobbiamo aspettare e capire la situazione riguardo tamponi e test sierologici. Il Governo li ha fatti partire per i cittadini, dobbiamo però vedere come muoverci noi come società di calcio. Ci sono anche dei nodi da sciogliere, ad esempio: l’idoneità sportiva dovrà essere rifatta?

Queste domande che ci stiamo ponendo sono importanti perché ad esempio, se dovranno essere rifatte le idoneità, gli ambulatori – che ora sono chiusi – dovranno riaprire. Prima potevamo fare 10 esami a un calciatore, oggi la realtà è cambiata”.

Emerge poi un altro problema: “Il protocollo deve andare bene per tutti a livello nazionale. Noi qui a Bologna abbiamo strutture che ci facilitano il compito, ma non è così in tutta Italia. Che succederebbe se emergesse una positività in corso d’opera? Oggi non abbiamo risposte”.

Le differenze con la Germania: “C’è una grande differenza, perché in Italia il Covid-19 è una malattia professionale che coinvolge l’Inail, mentre in Germania la situazione è diversa. Poi vorrei dire un’ultima cosa: i medici sportivi sono stati accusati di non voler riprendere, ma non è così. Vogliamo solo risposte anche perché, se si dovesse giocare ogni tre giorni, avremo una gran quantità di lavoro in più da svolgere. Serviranno almeno due settimane per organizzarci, il problema è che mancano risposte certe. Il tempo, intanto, continua a scorrere”.

Fonte: Marcello Giordano/ il resto del Carlino

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