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IL Resto del Carlino – Svanberg, da Junior a titolare rossoblù

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Mattias Svanberg non ci ha messo molto: ad entrare negli schemi di Pippo Inzaghi e nel cuore dei tifosi. A Pinzolo, quest’estate, i tifosi lo ricordano in mezzo al campo, con Nagy di fianco a tradurgli gli schemi del Mister in inglese e quel suo tuffo (nella foto), immerso fino al collo nel fiume accanto all’impianto sportivo degli allenamenti della località trentina. Alla sua presentazione ufficiale, alla domanda se si aspettasse di giocare, rispose così:” Io sono qui per crescere“. Maturo, come solo i nordici sanno essere, e predestinato, tanto che il cartellino (fortemente voluto da Bigon) è stato pagato 5 milioni di euro, anticipando squadre come Juve (che lo sta tenendo d’occhio) e Manchester. Un giovane talento quindi, in linea con i profili cercati dalla società, che potesse dare una mano alla Prima squadra nonostante i suoi 19 anni e lui, a calarsi nella parte, non ci ha messo molto: entrato con il Genoa per 22 minuti (per giunta perdendo il pallone che ha dato il via libera all’azione del goal di Piatek), non ha più smesso la maglia da titolare, salvo la parentesi contro il Toro. “Junior” (è il più giovane giocatore agli ordini di Mister Inzaghi) ha scalato velocemente le gerarchie, panchinando “senatori” come Poli e Dzemaili, gente che la Nazionale l’ha vista davvero, diventando titolare pressoché inamovibile. Così come pensiamo lo sarà a Chievo: la ricerca di punti importanti parte anche dai suoi piedi.

 

(Fonte Marcello Giordano – RdC – Photo Alessandro Sgarzi)

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