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Il Resto del Carlino – Thiago Motta: “Orgoglioso di questi ragazzi, ma abbiamo giocato partite migliori.”

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Bologna – Udinese 3 a 0 sembra una sentenza senza scampo. Eppure c’è chi non è completamente soddisfatto. In un Dall’Ara divenuto tripudio di gioia e colori rossoblù a fine partita per una vittoria pesante sia per la classifica che per il morale, Thiago Motta ha voluto limitare l’entusiasmo, nonostante non sia riuscito a trattere le emozioni dimostrate dall’abbraccio a tutti, dal magazziniere all’addetto stampa.

Questa è una vittoria meritata che mi fa godere, ma abbiamo giocato partite migliori a livello di prestazione. Dopo i due gol abbiamo subito troppo l’Udinese ed è una cosa che non rientra nel nostro modo di interpretare la partita. Nella ripresa invece ci siamo rimessi a giocare facendo quello che sappiamo. Il nostro mestiere è lavorare anche sui dettagli per poterci sempre migliorare, dare il massimo, svegliarci ogni mattina con l’ambizione di poterci preparare al meglio.

In una partita che il pubblico del Dall’Ara acclamava come praticamente perfetta, Thiago Motta ha notato alcuni dettagli imperfetti. Ma, come riporta Massimo Vitali per Il Resto del Carlino, è proprio questa la forza dell’allenatore italo-brasiliano: la sua etica del lavoro feroce e a 360 gradi, che non fa sconti a nessuno men che meno a sè stesso. Non sono però mancati gli elogi ai giocatori ed al gruppo, che al netto di qualche leggero errore, sostiene, hanno interpretato in ottimo modo la gara.

Per le risposte che mi stanno dando sul campo i ragazzi si meritano queste soddisfazioni. La cosa che mi rende più orgoglioso è il modo in cui questo gruppo affronta le difficoltà. In questi casi le strade sono due: o si punta l’indice contro gli altri oppure si cerca di unirsi ancora di più e si agisce da squadra. La loro forza è che agiscono sempre da squadra. Vedere Sansone che rientra in difesa e fa pressione, Barrow che rincorre l’avversario e Posch che va in avanti e segna mi dà grandi soddisfazioni, perchè è la prova di quanto siamo squadra.”

Un gruppo divenuto coeso anche senza la presenza da protagonista di giocatori chiave od infortunati come Arnautovic e Cambiaso, che l’allenatore si è detto però disposto ad attendere: “Noi siamo una famiglia e aspettiamo tutti, sia Marko che Andrea.”

Fonte: Il Resto del Carlino

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