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Il Resto del Carlino – Zaccheroni: «Bologna? Una salvezza tranquilla. Inter favorita»

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In occasione di Milan-Bologna Massimo Vitali ha intervistato Alberto Zaccheroni, vincitore di uno scudetto sulla panchina dei rossoneri e prima giocatore nelle giovanili, poi allenatore a inizio carriera per i rossoblù.
Parlando del mercato Zaccheroni si è mostrato comprensivo sulle politiche del Bologna volte a risparmiare sulle spese, sottolineando come tutti in Italia in questa sessione si sono comportati allo stesso modo, dal Milan con la politica dei giovani, alla Juve e l’Inter attenti a calcolare ogni movimento per rispettare il bilancio, ma questo non pensa possa influenzare la bellezza del campionato, perché «quando non hai soldi puoi avere delle buone idee». Questo, infatti, è quello che ha sempre fatto con buoni risultati l’Udinese e che, secondo Zaccheroni, ha sempre fatto Sartori, sia al Chievo che all’Atalanta. Parlando della stagione che aspetta il Bologna ha affermato, sebbene sia ancora un cantiere aperto, di aspettarsi una stagione simile alle scorse, vedendo difficile raggiungere l’Europa, semmai «una salvezza tranquilla e qualche colpo qua e là», da raggiungere sicuramente grazie all’apporto di Arnautovic «contento di essere il leader di questa squadra» e alla guida di Mihajlovic a cui Zaccheroni è legato da un sentimento di affetto e a cui riconosce grandi valori «come uomo, come calciatore e come allenatore».
Parlando delle big e della corsa allo scudetto vede l’Inter, grazie al ritorno di Lukaku favorita, anche se di poco, sul Milan che però ha dalla sua parte Pioli la cui «mentalità vincente […] va oltre il valore della rosa» e con un De Ketelaere che dovrà ambientarsi nella Serie A, ma che ha dato ottime indicazioni; più staccata invece la Juve che, pur avendo una buona rosa, deve ricostruire la mentalità, lavoro che probabilmente porterà ad alti e bassi iniziali. Interrogato su Sassuolo sottolinea quanto sia pesante la perdita di Scamacca e Raspadori «perché le fortune di noi allenatori dipendono da quei giocatori lì» e che quel che importa ora è che Berardi non perda le motivazioni giuste. Infine, parlando dei Mondiali, che ha deciso seguirà da casa, sottolinea scherzosamente il possibile rischio di intasamento della città con l’arrivo di squadre e tifosi, dal momento che fuori da Doha non c’è nulla se non pozzi petroliferi e di gas.

(Fonte: Il Resto del Carlino – Massimo Vitali)

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