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Il Resto delCarlino – Ibrahima togliti la tuta, c’è la Juve

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Quando al Saitama Stadium, giovedì scorso, l’arbitro coreano Chae Sang-Hyeop ha fischiato la fine della partita fra Giappone e Mongolia (che per la cronaca è finita 6 a 0 per i padroni di casa), Tomiyasu si è avvicinato alla panchina con una smorfia di dolore; da vero samurai ha terminato la partita, ma il dolore crescente ha allarmato lo staff tecnico che, intervenuto, ha dovuto constatare che il forte difensore rossoblù aveva un serio  problema muscolare e che non sarebbe stato disponibile per la successiva partita della sua nazionale contro il Tagikistan. Takehiro ha così preso la strada del rientro e a Bologna, con lo staff medico della società felsinea, si verificherà se il periodo di stop sarà di 3 o 4 settimane. L’uscita di scena (assolutamente temporanea) del difensore nipponico “apre” la fascia destra del pacchetto difensivo a Ibrahima  Mbaye che in questa stagione non ha ancora messo i tacchetti in campo, a causa/per merito del giovane giapponese che dal Saint Truiden gli ha sfilato la maglia da titolare. Ma Ibrahima è avvezzo a questo tipo di “rincorse”: partendo dalla panchina, si è ritagliato spesso uno spazio da titolare, con interessanti prestazioni e 4 goal (da quando è a Bologna, con la perla di quello stacco imperioso di testa contro la Fiorentina) che fanno del giocatore senegalese una pedina sicuramente affidabile e disciplinata. Da quando è a Bologna ha cambiato  5 allenatori (Lopez, Rossi, Donadoni, Inzaghi e Mihajlovic) e con tutti ha sempre dato il suo massimo, ricambiato con tantissime maglie da titolare, esattamente come quella che gli toccherà contro la Juve, la “partita delle partite” che si giocherà nell’anticipo serale di sabato prossimo all’Allianz Stadium. Si perché Mihajlovic, prima dell’avvento di Tomiyasu, aveva sempre fatto giocare Ibrahima come esterno basso sulla fascia destra, avendolo sempre apprezzato per impegno e determinazione e così farà sabato. Proprio sabato dove potrebbe ritrovare, come avversario, quel Mario Mandzukic, con il quale Ibrahima, alla fine dello scorso Bologna Juventus, stava per iniziare una lite, per alcuni episodi che segnarono il loro match. Queste le parole post gara di Sinisa che vanno a spiegare proprio quell’episodio “A fine partita Ibra era nervoso e voleva aspettare Mandzukic per affrontarlo, ma conoscendo Mandzukic gli ho consigliato di non farlo e alla fine l’ho portato via. Ho parlato anche con Mandzukic per capire cosa fosse successo e mi ha detto che Mbaye si era un po’ preso con lui ma non è successo niente di grave. Tra l’altro Mario è uno che ama questo genere di situazioni”. Chiosa finale: anche Sinisa farà di tutto per sedersi in panchina contro la Juventus, sapendo quanto è importante per i suoi ragazzi la sua presenza a “bordo campo” di questo match.

 

(Fonte Marcello Giordano – RdC)

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